Calcio, “progetto Rete favorirà integrazione ragazzi”
“La Figc ha il dovere di occuparsi di attività che non siano soltanto legate alla Nazionale o alla parte agonistica del calcio che è quella più evidente per gli sportivi”. Lo ha detto il direttore generale della Federcalcio, Michele Uva, oggi a Caltagirone, in provincia di Catania, per presentare i dati del progetto di integrazione, inclusione e interazione ‘Rete’, promosso dalla Figc attraverso il settore giovanile e scolastico, con la collaborazione dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). “Il progetto ‘Rete’ che coinvolge tutti gli Sprar in Italia è nato – ha aggiunto Uva – con l’intenzione di creare un programma di integrazione e di benvenuto attraverso il calcio a tutti quei ragazzi, minori non accompagnati, che hanno vissuto delle traversie per arrivare qui”. Il progetto ha l’obiettivo di contrastare la discriminazione nell’accesso allo sport favorendo l’interazione dei giovani migranti e residenti nei centri di accoglienza Sprar.