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Calciomercato: Salernitana, Piatek ritorna in Italia

La squadra campana non smette di stupire, e dopo la salvezza in Serie A “miracolosa” della stagione 2021-2022, ora sorprende nel calcio mercato. La Salernitana riporta in Italia Krzysztof Piątek, attaccante polacco che ha già vestito le maglie di Genoa, Milan e Fiorentina nel campionato italiano. Una squadra ai piani “bassi” della classifica e un attaccante di livello internazionale, è un connubio difficilmente attuabile, soprattutto nel campionato italiano.

In Serie A, infatti, la statistica delle reti all’interno dell’area di rigore dice nettamente che ad avere i migliori centravanti sono le prime sei/sette squadre del campionato. Per intenderci, quelle stesse squadre, tra cui Napoli, Inter, e Milan, che troviamo su un comparatore dei bonus scommesse, come le capofila per quanto riguarda le percentuali di gol e assist. Il Napoli ha infatti Osimhen, l’Inter la coppia Lautaro-Lukaku, mentre la Juventus può vantare la staffetta Vlahovic con Milik, e infine il Milan e la Roma hanno rispettivamente Giroud e Abraham, senza tralasciare Immobile per la Lazio, tutti attaccanti già a segno in campionato. 

Ma l’arrivo di Piatek alla Salernitana infrange questa regola non scritta e porta in un club destinato a lottare per la salvezza una punta che in carriera ha oltre 40 reti nel nostro campionato, un titolo di capocannoniere della Coppa Italia 2018-2019 con otto reti, e 10 goal e 23 presenze con la nazionale polacca, con cui andrà in Qatar. Numeri che non si sarebbero potuti accostare a una squadra come quella granata se non fosse stato per la grande volontà del calciatore di partecipare al progetto tecnico di De Sanctis e Iervolino. 

Difatti l’accordo fra Herta Berlino, società proprietaria del cartellino del calciatore, e la Salernitana si basa su un prestito oneroso con un riscatto che si aggira intorno ai sette/otto milioni di euro, ma con quasi il 70% di stipendio di Piatek pagato dal club tedesco. Il biondo centravanti classe 1995 conosce molto bene la nostra Serie A, e dopo l’exploit con il Genoa alla sua prima stagione, in cui andò a rete in ciascuna delle prime sette giornate di campionato, la sua parabola si è leggermente rallentata. Dopo l’esperienza in Liguria in realtà un club blasonato come il Milan aveva investito su di lui pagando ben 35 milioni di euro più bonus.

Nella prima stagione di scena a San Siro aveva messo a segno nove reti in 18 partite, mentre il secondo anno, messo in ombra anche dall’arrivo di Ibrahimovic, aveva fatto registrare il suo nome nei tabellini dei marcatori soltanto quattro volte in 18 presenze. Poco per essere riconfermato, ma abbastanza perché un’altra squadra di medio alto livello credesse in lui. L’Herta Berlino lo aveva acquistato per 27 milioni di euro, poco meno della cifra pagata dal Milan, ma neanche in Germania era riuscito a ricucirsi uno spazio importante, riuscendo in tre anni a mettere a segno 12 reti in 56 incontri disputati, anche se non tutti da titolare.

Il suo feeling con l’Italia non lo ha mai nascosto, e ciò si era confermato con il prestito alla Fiorentina di Italiano, squadra che lo scorso anno è riuscita a qualificarsi ai preliminari di Europa League, poi superati brillantemente, dopo cinque anni di assenza dalle coppe europee. Le tre messe a segno da Piatek in maglia viola hanno contribuito in maniera determinante a questo risultato della squadra toscana, come ad esempio una delle due reti nella sfida vinta contro lo Spezia per 1-2 in Liguria. L’attaccante polacco torna in Italia dove evidentemente si sente più a proprio agio, e dove ha comunque una media di una rete ogni due partite. 

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