Calderoli: “Siamo arrivati al ridicolo, così ci delegittimano tutti”

Calderoli: “Siamo arrivati al ridicolo, così ci delegittimano tutti”
Roberto Calderoli
1 novembre 2019

Senatore, Roberto Calderoli, ora le partite si “giocano” in parlamento?

“Siamo veramente ai deliri, al ridicolo. Qualcuno di loro è già ministro della Repubblica! Se vogliono veramente delegittimare la classe politica e le istituzioni questa è la strada ideale. E’ possibile che con tutte le emergenze che ha l’Italia e che ha la città di Napoli, un gruppo trasversale di parlamentari, uniti dal comune tifo per il Napoli, debba presentare un’interrogazione ad un ministro per denunciare il rischio di falsare il campionato per un rigore non assegnato in una partita? Ma hanno così tanto tempo da perdere questi colleghi? Vorrei aggiungere…”.

Prego.

“A questi parlamentari, dichiaratamente e pubblicamente tifosi azzurri, vorrei ricordare il rispetto per l’arbitro e per i suoi collaboratori. Detto questo, senza entrare nel merito del rigore perché per me vale quanto decidono gli arbitri, mi sconcerta vedere che uno strumento importante come l’interrogazione parlamentare venga svilito per una mera questione di tifo calcistico e che si faccia perdere tempo a dei ministri per quelli che sono argomenti da bar. Vorranno mettere anche il Var nelle aule parlamentari?”

E’ sempre valido il detto che solo il calcio rende unita la politica.

“Più che dal punto di vista politico, l’interrogazione è “targata” da quello calcistico. E’ vero che antagonisti politici tifano per la stessa squadra, ma un conto è andare allo stadio e fare il tipo, altro è usare uno strumento previsto dalla Costituzione come arma sportiva, come in questo caso. Mi sento di chiedere un esame di coscienza a chi ha presentato l’interrogazione, che rifletta su quello che ha fatto dopo averla sottoscritta. Mi sembra un pericoloso esempio che si dà a chi non vive di politica”.

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Dalla palla alla manovra.

Fino adesso c’è stata un’ampia discussione su cose che un giorno si sono, un altro scompaiono. C’è tutto e il contrario di tutto. Il governo tassa l’autotrasporto, perché togliendo le detrazioni è come aumentare le tasse, e allo stesso tempo è contrario alla Tav che mette in gioco il trasporto su ferro. Insomma, contrari ai treni e ai camionisti. E così sui rifiuti, no termovalorizzatori ma tanta differenziata che però non applicano nelle città, a partire da quelle che loro amministrano. E dei rifiuti cosa fai, li mangi! Insomma, dicono no a tutto. Adesso quando finalmente avremo il testo scritto, potremo avere contezza di quello che hanno prodotto”.

I renziani vogliono sopprimere Quota 100.

“Se uno ha come leader Matteo Renzi si capisce perché si vuole bocciare Quota 100”.

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