Le sequoie giganti e le spettacolari formazioni granitiche del Parco nazionale di Yosemite, in California, sono a rischio a causa della siccità. Quella che è una delle riserve naturali più visitate al mondo, con circa quattro milioni di turisti all’anno, dichiarata nel 1984 Patrimonio dell’umanità dall’Unesco, è un parco ricco di bellezze e biodiversità, alte cime, cascate, ruscelli, laghi, rupi, ma sta mutando a causa dei cambiamenti climatici. Caldo, siccità e incendi, mettono in pericolo l’intero ecosistema. “Questo per me è un indice del cambiamento – spiega Scott, ranger del Parco – il livello d’acqua del fiume in questa gola è appena al di sopra dei tre piedi e non siamo ancora in estate. Ci aspettiamo temperature elevate. La neve è stata poca, quest’anno, questo per noi significa siccità”. A notare i cambiamenti nel paesaggio sono anche i visitatori, come questo, della Florida. “Ho visto un posto che viene chiamato il Mirror Lake, mi hanno detto che prima era un enorme lago, ora è irriconoscibile, c’è una pozza d’acqua, il resto è evaporato”. Un problema che riguarda la natura, ma anche il turismo. Questi visitatori stanno per fare una delle ultime discese di rafting. La stagione quest’anno dovrà chiudere un mese prima del solito. Con poca acqua, infatti, diventa troppo pericoloso e c’è il rischio di finire con il gommone sulle rocce. Con il caldo aumenta anche il rischio di incendi, ma chi visita Yosemite Park è solitamente un turista amante della natura e attento a preservarla, facendo nel suo piccolo quello che può, bastano piccoli accorgimenti.