Pesantezza, gonfiore, fragilita’ capillari: attenzione al caldo della stagione estiva, ma anche alle temperature elevate e anomale di questa primavera, che mettono a rischio la salute e la bellezza delle gambe. A lanciare l’allarme, Gaetano Lanza, Primario dell’Unita’ Operativa di Chirurgia Vascolare dell’ospedale MultiMedica di Castellanza (VA): ”Le problematiche che minano la salute delle gambe – spiega – si accentuano nel periodo primaverile ed estivo, che e’ quello piu’ critico, proprio perche’ la sintomatologia si aggrava per l’effetto calore: con il caldo le vene si dilatano e le gambe soffrono di piu”’. Il monito e’ rivolto ”soprattutto a quelle donne, anche giovani, che soffrono di insufficienza venosa o hanno familiarita’ di questa patologia. In particolare, i soggetti piu’ a rischio sono quelli affetti da obesita’, sovrappeso, o quelli inclini a prediligere una vita sedentaria” precisa il Primario. Con l’arrivo della bella stagione, le gambe sono la prima parte del corpo femminile che, dopo i lunghi mesi invernali, torna ad essere scoperta e messa in risalto.
Sarebbe quindi un peccato coprire – a causa di fastidiosi inestetismi – proprio quella parte che secondo lo studio dell’Osservatorio PoolPharma Research a detta della maggioranza delle donne (30 %) sarebbe la sede della bellezza femminile, in quanto in grado di slanciare la figura con sobrieta’ e leggerezza, senza renderla volgare. Secondo la stessa indagine, avrebbero perso terreno, invece, le ”mani affusolate” (5 %), il ”decollete’ a coppa di champagne” (9 %), il ”collo a cigno” (13 %), i glutei generosi e scolpiti (20 %) e le labbra carnose in stile Jolie (23 %). Ma la bellezza delle gambe, piu’ che nelle caviglie sottili o in altri requisiti che costituiscono canoni ormai superati, risiede soprattutto nella loro salute: dolori alle gambe, formicolii ai piedi, dolore all’inguine sono disturbi che insidiano le donne, costringendole non solo a sofferenze fisiche, ma anche a inestetismi fastidiosi dovuti a un’impropria circolazione sanguigna che favorisce gonfiore e, nella peggiore delle ipotesi, fragilita’ di capillari, accentuarsi delle vene varicose e la temuta cellulite. ”Attenzione a non sottovalutare nessun disturbo – ammonisce Lanza – la cosa piu’ importante e’ la valutazione: anche nei casi semplicemente sospetti di insufficienza venosa e’ consigliabile una visita di un angiologo-chirurgo vascolare, che abbia esperienza in malattie cardiovascolari periferiche”.