Se si capovolge la bottiglia, lo sciroppo per la tosse non cambia effetto, se si inverte il calendario per l’assunzione delle pillole contraccettive stampato sulla confezione, gli effetti sono devastanti. Lo sostengono due avvocati di Atlanta, Keith Bodoh e Steven Beard, che hanno fatto causa allo società farmaceutica Qualitest affermando che 113 loro clienti sono rimaste incinte a causa di un errore di packaging dei contraccettivi orali della società, che nel 2011 li ha richiamati volontariamente. La Fda, l’ente Usa che veglia sui prodotti farmaceutici, all’epoca aveva spiegato che “alcune confezioni avevano subito un rotazione di 180 della parte stampata, invertendo l’orientamento settimanale” sulla confezione, potenzialmente lasciando le donne “prive di adeguata contraccezione e a rischio di gravidanze indesiderate”. In altre parole, alcune hanno preso i confetti di placebo nella settimana sbagliata. Poco dopo il richiamo Bodoh in un’intervista aveva sostenuto che il difetto di packaging aveva cambiato la vita a molte sue clienti, tra cui teenager che erano rimaste incinte a causa dell’errore, donne che aveano abbandonato gli studi e una militare, che stava pensando di far adottare il figlio perchè stava per partire per una missione all’estero. Nel ricorso presentato a un tribunale della Pennsylvania i due legali chiedono risarcimenti per i “conseguenti danni al benessere economico, mentale e fisico, per i salari persi” delle loro clienti. In tre casi viene richiesto anche il rimborso delle “spese per l’educazione universitaria” dei bambini. Secondo Endo, società madre di Qualitest, il richiamo è relativo a un “numero estremamente piccolo di confezioni prodotte da un fornitore esterno”. “Endo è stata in grado di confermare che solo una scatola difettosa è sta venduta a una cliente” ha detto una portavoce, secondo la quale altre cause sono state respinte perchè le donne non sono state in grado di dimostrare che le gravidanze erano dovute ai blister sbagliati. Il Triangle Business Journal, che ha esaminato documenti processuali, sostiene che soltanto 53 delle 507.966 confezioni richiamate erano ruotate di 180 gradi.