Call center, 600 operatori a rischio nel catanese
Ancora call center in crisi. E a rischiare, questa volta, sono 600 lavoratori: 350 a tempo indeterminato inbound e 250 a progetto. Sono i dipendenti di QE’, azienda di Paterno’ nel Catanese. Sul loro posto pende una spada di Damocle “non perché manchino commesse, che anzi ci sono in abbondanza – denunciano Fistel e Cisl siciliane – ma per colpa di imprenditori improvvisati e non adatti”. E’ in crisi “a causa della cattiva gestione organizzativa e amministrativa”, affermano alla Cisl rimarcando che “a nulla sono valsi, fin qui, gli incontri che le segreterie provinciali dei sindacati hanno svolto, con la partecipazione di prefetto, sindaco, della più grande azienda committente, Transcom, e di una serie di imprese che operano nel territorio e che potrebbero essere interessate a rilevare QE'”. Per Fistel e Cisl, “obiettivo irrinunciabile e’ il salvataggio, per evitare la chiusura assicurando, semmai, il rilancio”.