Gli ex deputati potranno continuare a viaggiare a spese dei contribuenti. È quanto emerge dal progetto di bilancio della Camera dei deputati per l’anno finanziario 2014, deliberato dall’Ufficio di presidenza, che dal 21 luglio sarà in aula per l’approvazione definitiva con votazioni il 24. Il bilancio da ieri è on line sul sito di Montecitorio. Sfogliando il dettaglio delle spese correnti si scopre il capitolo “Rimborso di spese sostenute dai deputati cessati dal mandato” che comprende la voce “Rimborsi di viaggio ai deputati cessati dal mandato”: nel 2013 è stato di 900.000 euro, per il 2014 è confermato a 900.000. Dagli Uffici della presidenza della Camera viene spiegato che il contributo totale viene ripartito tra tutti gli ex onorevoli in base a un criterio di anzianità: per cui un deputato della scorsa legislatura, per i suoi viaggi, riceverà un contributo maggiore di chi è stato parlamentari molti anni addietro. Quella di mantenere il rimborso dei viaggi anche per i deputati non in carica è ovviamente una scelta politica dei gruppi ai cui l’Ufficio di presidenza di Montecitorio deve attenersi. L’anno scorso il Movimento 5 Stelle presentò, in sede di approvazione del bilancio, un ordine del giorno che chiedeva la soppressione di quella voce.
I questori erano disposti ad accoglierlo con una riformulazione che non prevedeva l’abolizione totale ma un abbattimento significativo della spesa poiché già, per gli ex deputati, erano stati presi provvedimenti come la riduzione del vitalizio e l’aumento per i contributi per le pensioni dirette. I 5 Stelle non accettarono la proposta e chiesero di mettere in votazione il loro ordine del giorno che fu respinto dall’aula. Vista la volontà dell’assemblea, all’Ufficio di presidenza non è rimasto che confermare la voce di spesa. Ovviamente in Aula, a fine luglio, se i gruppi vorranno potranno ripresentare ordini del giorno per eliminare il “privilegio” dei viaggi gratis, potenzialmente a vita, per chi è stato eletto alla Camera.
Inoltre nell’ambito delle spese correnti la Camera prevede nel 2014 di spendere 81 milioni e 385 mila euro di indennità dei deputati e 63 milioni e 845 mila euro per il rimborso delle spese sostenute per l’esercizio del mandato parlamentare. Nel capitolo sul trattamento previdenziale dei deputati cessati dal mandato sono stati postati per cassa 156 milioni 293 mila e 58 euro. Proprio in questo capitolo sono previste le spese dei deputati che hanno cessato il loro mandato. Un’altra voce che sembrava iscritto nell’albo dei grandi risparmi è quello relativo agli immobili. La Camera dei deputati inospenderà nel corso del 2014 26 milioni e 155 mila euro per locare palazzi e appartamenti. L’affitto di uffici assorbe 24 milioni e 830 mila euro, di depositi un milione e 210 mila euro, a queste somme si aggiungono 115 mila di “oneri accessori”. Le spese di manutenzione ordinaria di fabbricati, impianti e attrezzature ammonta a 13 milioni e 10 mila euro.