E’ “The Square”, di Ruben Ostlund, a vincere la Palma d’oro del 70/mo festival di Cannes. Lo ha deciso la Giuria presieduta da Pedro Almodovar. Premio del 70/mo anniversario a Nicole Kidman. Grand Prix: per “120 battiments par minute” di Robin Campillo. Migliore regia: a Sofia Coppola per “L’inganno”; Migliore sceneggiatura: ex aequo a Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou per “The Killing of a Sacred Deer” e a Lynne Ramsay per “You were never really here”. Migliore attrice: Diane Kruger per “In the fade di Fatih Akin”; Migliore attore: Joaquin Phoenix per “You were never really here” di Lynne Ramsay. Premio della Giuria a “Loveless” di Andrey Zvyagintsev – Camera d’or: “Jeune Femme” di Leonor Serraille – Palma d’oro al cortometraggio: a “Gentle Night di Qiu Yang” – Menzione speciale della giuria al cortometraggio: “Katto” di Teppo Airaksinen.
IL VINCITORE The Square di Ruben Ostlund,palma d’oro al 70mo Festival di Cannes è un film svedese drammatico-satirico sui vezzi dell’arte moderna e dei suoi raffinati fan. Il film, prodotto da Svezia, Danimarca, USA e Francia, racconta delle vicende di uno stralunato curatore di un museo di arte contemporanea e delle sue idee creative. Il protagonista è Christian (Claes Bang), quarantenne separato, padre di due figlie che guida un auto elettrica. Una persona raffinata che vive di ossessioni creative. Quando è scippato di cellulare e portafoglio in una piazza affollata, si rende conto che nessuno aiuta nessuno negli spazi aperti. Da qui la riflessione sull’aiuto che si presta agli altri. “The Square”, una installazione che ricorda l’evento, diventa la sua ossessione. I creativi creano la campagna da postare su Facebook, ma le cose non vanno bene. Una bambina attraversa il quadrato ed esplode. Un energumeno irrompe in una cena elegante simbolo della violenza selvaggia allo stato puro. Quando questi amanti dell’arte contemporanea decideranno che sia il caso di dare aiuto agli altri? Il film “tocca più temi come la responsabilità e la fiducia, la ricchezza, la povertà, l’impotenza e l’importanza creativa che si accorda all’individuo quando lo si ha di fronte in opposizione al disinteresse della comunità. Infine parlo anche della poca fede di fronte all’arte moderna e ai media” la riflessione di Ruben Ostlund. Nel cast del film Elisabeth Moss (nel ruolo di una giornalista), Dominic West (esperto d’arte), Terry Notary (energumeno), Linda Anborg, Christopher Lss, Emelie Beckius e Denise Wessman.