Cantiere Pd-M5s su legge elettorale. Lega punta su referendum, Cav frena
Enrico Letta propone il voto ai sedicenni, Conte, Zingaretti e Di Maio aprono
Il tema della legge elettorale torna al centro del dibattito politico. Enrico Letta propone il voto ai sedicenni, il premier Conte, il segretario del Pd Zingaretti e il capo politico M5s Di Maio aprono. Nella maggioranza sono anche in corso riflessioni sul sistema di voto su cui puntare. E anche nel governo si ragiona se accelerare su un sistema proporzionale per ‘stoppare’ le manovre leghiste, ma i tempi non sono ancora maturi. Pd e M5s ipotizzano – riferiscono fonti parlamentari – la possibilita’ di aprire un confronto sul doppio turno nazionale, anche se presupporrebbe un’alleanza tra le due forze politiche che sostengono il governo. Tuttavia il tema della legge elettorale per ora e’ cavalcato soprattutto dalla Lega di Salvini. Il partito di via Bellerio ha depositato in Cassazione il quesito approvato da otto Consigli regionali, per tenere un referendum popolare sulla richiesta di abrogare i collegi plurinominali del Rosatellum bis, ovvero la parte proporzionale, lasciando solo quelli uninominali.
Un tema che pero’ scalda sempre di meno Berlusconi. Gli italiani – continua a ripetere l’ex premier ai fedelissimi – non vivono di legge elettorale, servono proposte sui veri problemi dei cittadini. La convinzione dell’ex presidente del Consiglio e’ che sia necessario mettere da parte gli slogan e presentare idee concrete. Sulle regionali si dovrebbe tenere un vertice nel fine settimana, secondo quanto ha annunciato la Meloni, ma il presidente di FI ritiene che sia necessario cambiare registro e non trasformare il voto delle Regionali in una campagna elettorale parmanente. Ma intanto nel partito azzurro continua l’allarme per il movimentismo di Renzi. “Sta portando avanti le nostre battaglie”, sostiene un big azzurro. Si fa sempre piu’ forte la spinta nei gruppi – soprattutto a palazzo Madama – affinche’ si apra un canale di dialogo con il gruppo ‘Italia viva’. Senza che ci siano fuoriuscite dal partito.
“La Leopolda e le elezioni in Umbria pero’ potrebbero cambiare il quadro politico”, osserva un malpancista azzurro. Intanto Forza Italia attende di capire i contenuti della legge di bilancio. Qualora l’esecutivo non dovesse minimamente aumentare le tasse sarebbe pronta a discutere le proposte nel merito. Nel segno – viene riferito – di una opposizione responsabile, non disfattista. Salvini, invece, attacca il governo frontalmente. “Secondo Gualtieri gli italiani sono scemi? Hanno passato mesi a dire che facevano questo governo per evitare l’aumento dell’Iva. E oggi propongono l’aumento dell’Iva? Non scherziamo”. “Noi – sostiene l’ex ministro degli Interni – con la pace fiscale, avremmo portato a casa almeno 10 miliardi. Questo e’ stato tolto dal dibattito politico, ma in un momento di crisi di consumi non si possono proporre altre tasse. Qui stanno scherzando con il lavoro della gente”. “Renzi sia coerente una volta nella vita: dica che se aumenta l’Iva togliera’ il sostegno al Governo”, sottolinea su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.