Cronaca

Guasto a una cabina elettrica paralizza il trasporto ferroviario

Un grave guasto a una cabina elettrica del nodo di Roma ha mandato in tilt il trasporto ferroviario italiano per oltre due ore questa mattina, causando disagi in tutto il Paese. Treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno subito cancellazioni e ritardi, con oltre sessanta corse annullate e ritardi che hanno toccato i 160 minuti. L’incidente, avvenuto alle 6:30, ha bloccato la circolazione ferroviaria nella capitale e ha avuto ripercussioni significative lungo l’intera dorsale Nord-Sud, spezzando l’Italia in due e lasciando migliaia di passeggeri bloccati.

Il guasto arriva dopo un’estate già difficile per il trasporto ferroviario, segnata da ritardi dovuti a programmi di manutenzione sulla rete durante i mesi più caldi. Alle 9 del mattino, gli impianti sono stati ripristinati, ma ci vorranno ore prima che la situazione possa tornare alla normalità. “È doveroso scusarsi per i disagi della giornata. Il guasto è stato raro, ma significativo, e stiamo investigando sulle cause,” ha dichiarato l’amministratore delegato di RFI, Gianpiero Strisciuglio. Esclusa l’ipotesi di un attacco hacker, Strisciuglio ha assicurato che saranno intraprese misure per evitare il ripetersi dell’incidente.

Le stazioni principali di Roma, Termini e Tiburtina, sono state prese d’assalto da centinaia di passeggeri in attesa, molti dei quali hanno deciso di annullare i propri viaggi. Trenitalia ha suggerito ai viaggiatori di riprogrammare i propri spostamenti. I treni per Napoli, Milano e Torino sono stati particolarmente colpiti, con cancellazioni e ritardi su numerose tratte.

La giornata di caos ha rapidamente acceso la polemica politica. Le opposizioni hanno chiesto al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, di riferire in Parlamento. Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera per il Partito Democratico, ha attaccato duramente: “Abbiamo il peggior ministro dei Trasporti d’Europa.” Anche il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, ha criticato Salvini, accusandolo di essere distratto da altre questioni: “Si occupa di tutto tranne che del suo lavoro”.

Dal canto suo, Salvini ha spiegato che il guasto è stato causato da un errore di una ditta privata che ha danneggiato un cavo durante la notte: “Non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia,” ha dichiarato, promettendo di individuare i responsabili. Tuttavia, le spiegazioni del ministro non hanno convinto le opposizioni. Sergio Costa, vicepresidente della Camera per il M5S, ha replicato: “È sconcertante che un chiodo possa bloccare per ore il trasporto ferroviario di un’intera nazione.”

Anche Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, ha criticato aspramente l’operato del ministro, sottolineando come il trasporto ferroviario italiano sia ormai afflitto da guasti e ritardi settimanali: “Salvini dà la colpa di tutto a un chiodo, mentre il nostro trasporto è in declino. Il governo ha destinato miliardi per il ponte sullo Stretto di Messina, ma ha tagliato i fondi per il trasporto pubblico,” ha dichiarato, chiedendo le dimissioni del ministro e dei vertici di RFI. La giornata nera del trasporto ferroviario italiano lascia aperte molte domande sulla gestione della rete ferroviaria e sulle misure necessarie per evitare nuovi episodi di questo tipo.

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