Elicotteri militari avvistati su Mosca, in evidente pattugliamento mentre la capitale russa attende l’arrivo delle colonne ribelli della compagnia di mercenari Wagner. Lo riporta il media Sota mostrando sui social video di velivoli sopra la capitale russa, nella zona di Kashirskoe shosse e Kotelniki. La città sarebbe pattugliata da elicotteri militari, mentre altre immagini diffuse su Telegram mostrano cecchini appostati a ridosso di alcune strade. Il cielo sopra Mosca è generalmente chiuso al traffico aereo di qualsiasi tipo, tranne nel caso di parate militari sulla Piazza rossa. Intanto mentre in città è stato proclamato giorno “non lavorativo” il 26 giugno, nella regione circostante di Mosca fino al primo luglio sono sospesi gli eventi pubblici all’aperto. Un relativo decreto è stato firmato dal governatore Vorobyov. Gli eventi pubblici, di massa, solenni e una serie di altri eventi nella regione di Mosca sono stati sospesi per una settimana.
L’ex consigliere di Putin: Wagner verso mosca
“Le colonne della Wagner stanno andando verso Mosca. Non incontrano quasi nessuna resistenza. L’unica possibilità è dal cielo, con gli aerei. E non molto. Presumibilmente, Wagner è già arrivata a Voronezh e ora sta attraversando la regione di Lipetsk. E presto Tula e da lì a Mosca”. Così sui social Sergey Markov, ex consigliere di Vladimir Putin dal 2011 al 2018, già deputato della Duma e attuale direttore dell’Istituto di Ricerche politiche a Mosca. “Alla periferia di Mosca, hanno iniziato a costruire una sorta di fortificazione con sacchi di sabbia. Combattere a Mosca non è sufficiente: la situazione deve essere fermata e riportata su un corso pacifico”, ha aggiunto. Intanto il social network “VKontakte” (il Facebook russo) ha bloccato la community di Wagner su richiesta dell’agenzia competente russa Roskomnadzor, perché inclusa nel registro delle risorse proibite, secondo un messaggio pop-up durante il tentativo di accedere alla pagina del gruppo.
Prigozhin ha lanciato un ammutinamento
In Russia il capo delle milizie Wagner, Evgeny Prigozhin, ha lanciato un ammutinamento che dichiaratamente mira a ottenere un cambio ai vertici della Difesa e nella pratica crea una situazione di estrema instabilità, una guerra interna parallela a quella in corso da Ucraina da 486 giorni. Ieri sera, Evgeny Prigozhin ha accusato l’esercito russo di aver bombardato i suoi uomini che riposavano nelle retrovie ucraine e ha promesso di portare il ministero della Difesa, a cominciare dal ministro Sergei Shoigu, a rispondere delle loro responsabilità. Successivamente, in uno dei messaggi audio sul suo canale Telegram, Prigozhin ha annunciato che i suoi combattenti si stavano dirigendo a Rostov, dove si trova il quartier generale del Distretto militare meridionale e della cosiddetta “operazione militare speciale” in l’Ucraina.
Wagner blocca il centro di Rostov
Nel giro di 10 ore, i mercenari Wagner hanno bloccato il centro di Rostov e dalla notte vi sono notizie di movimenti di colonne dell’organizzazione nelle regioni confinanti con l’Ucraina, in particolare l’oblast’ di Rostov e di Voronezh. Il Servizio federale di sicurezza, l’Fsb, ha reso noto che è stato aperto un fascicolo per incitamento alla ribellione armata. Anche se Prigozhin non attacca direttamente il presidente Putin, le sue parolo sono di fatto un appello all’insurrezione contro i vertici del Paese, e pongono le basi per un conflitto armato interno. Nella notte, il generale Sergey Surovikin – sino allo scorso ottobre comandante delle operazioni militari russe in Ucraina – ha lanciato un appello a Prigozhin a fermarsi: “il nemico non aspetta altro” e “prima che sia troppo tardi, bisogna obbedire alla volontà e ordine del presidente” e “fermare i convogli (…), risolvere i problemi solo con mezzi pacifici”, ha dichiarato, affiancato dal vice capo di stato maggiore Vladimir Alekseev.
Prigozhin ha poi incontrato a Rostov-sul-Don il vice ministro della Difesa russo Yunus-Bek Evkurov e il vice capo di stato maggiore Vladimir Alekseev.
Momenti dell’incontro sono stati pubblicati in un video diffuso stamattina da un canale Telegram che fa capo al gruppo Wagner. Prigozhin ha affermato che fino a quando “non avrà” il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov e il ministro della Difesa Sergei Shoigu, i suoi mercenari “bloccheranno la città di Rostov” e “andranno a Mosca”. Movimenti verso la capitale russa sono stati segnalati stamattina: da Rostov a Mosca sono circa sei ore di automobile. Il presidente Vladimir Putin non ha commentato per ora. Ieri sera il suo portavoce Dmitri Peskov ha detto che il capo dello Stato è “al corrente della situazione che si sviluppa attorno al fondatore della compagnia militare privata Wagner, vengono prese tutte le necessarie misure”.
A Mosca già ci sono “misure antiterrorismo”
Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha annunciato che in città sono in corso “misure antiterrorismo”. In relazione alle informazioni in arrivo, riferiscono le agenzie russe, a Mosca vengono prese misure antiterroristiche volte a rafforzare le misure di sicurezza: controlli aggiuntivi sulle strade, possibili limitazioni agli eventi pubblici. Nella notte sulle strade della capitale sono stati visti e filmati veicoli blindati ma stamattina le agenzie di stato hanno negato il dispiegamento di carri in città. Secondo i media ufficiali, le truppe antisommossa OMON sono in stato di allerta a Mosca, “le autorità statali e le strutture di trasporto sono state prese sotto state poste sotto innalzata protezione”.
Prigozhin è un “traditore”
Vladimir Putin, dal canto suo, ha accusato il fondatore del gruppo militare privato Evgeny Prigozhin di “tradimento”: senza citarlo direttamente, nel suo messaggio video alla nazione il presidente russo ha parlato di “ambizioni che hanno portato al tradimento del paese”. “Chi ha organizzato l’insurrezione armata risponderà di quanto fatto”, ha affermato Putin commentando la ribellione del capo dei mercenari Wagner, i cui uomini hanno occupato Rostov, dove si trova il quartier generale del Distretto militare meridionale e della cosiddetta “operazione militare speciale” in l’Ucraina. Mezzi del gruppo Wagner sono segnalati in movimento dal Sud della Russia verso la capitale. “Ripeto: qualsiasi insurrezione interna è un colpo alla schiena della Russia e al suo popolo” e chi si è messo su questa strada “sarà inevitabilmente punito”, ha affermato il presidente russo.
La minaccia di Putin
Il capo del Cremlino ha fatto un collegamento con il 1917, quando la Russia era coinvolta nella prima guerra mondiale, i bolscevichi presero il potere e il Paese sprofondò nella guerra civile. “Non permetteremo che ciò accada di nuovo, proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia”, ha sottolineato Putin. “Come presidente della Russia, Comandante supremo delle forze armate e cittadino della Russia, farò di tutto per fermare l’insurrezione” armata in corso, ha aggiunto. “Colui che ha organizzato e preparato una ribellione militare, che ha alzato le armi contro i suoi compagni d’armi, ha tradito la Russia e ne risponderà ed esorto coloro che vengono trascinati in questo crimine a non commettere un tragico e fatale errore, e fare l’unica scelta giusta: smettere di partecipare ad attività criminali”.
Meloni: “Situazione imprevedibile”
“Ci stiamo muovendo con gli alleati, sono calendarizzate delle riunioni per confrontare e mettere a regime le varie informazioni. Si sa che non è facile capire esattamente tutto quello che sta accadendo. Ho organizzato, ora che immediatamente riparto, una web call con i ministri interessati e l’intelligence”. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni a margine del suo incontro con il cancelliere austriaco Karl Nehammer in Austria. “Quello che sta accadendo – ha ribadito – racconta una realtà molto diversa da quella della propaganda russa di questi ultimi anni sullo stato di salute, la solidità, la compattezza all’interno della Federazione. Questo è un elemento che va tenuto in considerazione anche in termini di imprevedibilità di quello che può accadere”.