C’e’ chi ha gia’ tutto ma di certo non puo’ ancora contare con la disponibilita’ di una autentica capsula spaziale sovietica funzionante. Un po’ vintage, perche’ risalente al 1970, ma utilizzata senza problemi da tre cosmonauti dell’ex Urss. L’azienda tedesca Lempertz ha svelato oggi i piani per quella che dice essere la prima asta in Europa per un ”prodotto” di questo tipo. La previsione e’ di poter incassare dalla vendita straordinaria, in programma il prossimo 7 maggio a Bruxelles, fino a 1,4 milioni di euro. ”La capsula e’ stata sviluppata durante la corsa spaziale tra Urss e Usa, in piena guerra fredda”, ha affermato la casa d’aste. Una societa’ britannica acquisto’ dai sovietici la capsula, utilizzata anche per una breve missione senza equipaggio nel 1978 e poi per la formazione.
Adesso ha deciso di venderla all’asta. La capsula e’ stata ampiamente ristrutturata, eliminando ogni traccia delle bruciature provocate dal rientro nell’atmosfera terrestre. Ora e’ di un bianco immacolato, appena dipinta, e misura circa 2,2 metri di altezza e 2,8 metri di diametro, con un peso di quasi due tonnellate. Una porta si apre nel vano angusto circolare dove i cosmonauti sedevano durante il loro viaggio intorno alla terra. La casa d’aste Lempertz ha informato che la vendita e’ stata organizzata per celebrare l’apertura del suo ufficio a Bruxelles, con l’obiettivo di attirare l’attenzione con questo lotto ”molto particolare”, noto come Vozvrashchayemi Apparat (VA), o ”capsula di rientro ” in russo. Oltre alla capsula sono in vendita anche il quadro di comando e due tute spaziali piu’ recenti, il cui valore e’ stimato a 60.000 euro l’una. (fonte AFP)/Asca.