Pedofilia, cardinale Pell alla Commissione inchiesta: la chiesa ha fallito, danni enormi

Pedofilia, cardinale Pell alla Commissione inchiesta: la chiesa ha fallito, danni enormi
29 febbraio 2016

La chiesa cattolica “ha fallito” nella sua gestione degli scandali di pedofilia e “ha causato enormi danni”, ma ora sta attivamente cercando di rimediare. Così il cardinale australiano George Pell, influente prefetto degli Affari economici del Vaticano, che nella notte ha testimoniato in collegamento con l’Australia da Roma davanti alla Commissione d’inchiesta del governo australiano sugli abusi subiti da minori da parte di prelati pedofili negli anni Settanta e Ottanta. Pell, che soffre di problemi cardiaci, ha ottenuto di parlare in videoconferenza. “Permettetemi di dire, come premessa, che non sono venuto a difendere l’indifendibile”, ha esordito l’alto prelato, già arcivescovo di Melbourne e poi di Sydney, dal 2014 “ministro” dell’Economia vaticano. Pell ha riconosciuto che l’atteggiamento della chiesa spesso è stato quello di respingere le denunce degli abusi, di non dare credito alle parole dei bambini. “Non ho le statistiche, ma sono troppo numerosi per essere stati ignorati, a volte in circostanze assolutamente scandalose”, di fronte a “accuse molto, molto plausibili”. Tuttavia, a fronte di osservazioni della Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse, Pell si è rifiutato di mettere in questione il ruolo della chiesa nel suo complesso. “Penso che gli errori commessi siano stati in gran parte personali, fallimenti individuali piuttosto che strutturali”. Il cardinale australiano è accusato di aver ignorato e anche coperto abusi commessi decenni fa da sacerdoti che dipendevano da lui all’epoca in cui era vescovo nel suo Paese.

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