“Lei mi voterebbe?”, scherza Mara Carfagna a L’intervista su Sky tg24, replicando alla domanda se, dopo le aperture di Silvio Berlusconi a una leadership femminile del centrodestra, sia lei la papabile candidata a rivestire quel ruolo. Poi, tornata seria, Carfagna spiega: “Il tema della leadership del centrodestra non ammette opzioni o ambizioni personali. Bisogna prima riaggregare il centrodestra, capire cosa sono i moderati oggi, sapendo bene che il centrodestra oggi non e’ piu’ quello che abbiamo conosciuto fino a un anno fa, oggi e’ da ricostruire con un cantiere” e sulle basi “di una visione comune”.
Per Carfagna, quindi, “in gioco non c’e’ un’opzione o ambizione personale, ma la leadership viene molto dopo, oggi dobbiamo capire se vogliamo ricostruire il centrodestra ma non sommando varie differenze che poi implodono”, bensi’ attraverso “una piattaforma programmatica condivisa sui grandi temi: o le varie anime del centrodestra decidono di riaggregarsi e avviare questa fase costituente o saranno destinate ad essere frammentate e polverizzate e condannate all’irrilevanza. La questione della leadership viene dopo, e’ successiva”. Insomma, conclude Carfagna, “qui non parliamo della mia leadership innanzitutto, prima bisogna capire con quali criteri va selezionata la leadership. Io sono sempre stata favorevole alle primarie, perche’ e’ un modo di coinvolgere il nostro popolo, capisco che possono essere uno strumento facilmente condizionabile e so che la dirigenza del mio partito non le ama e Berlusconi ha teso ad escluderle. Ne parleremo anche con gli altri amici del centrodestra ma in una fase costituente le regole si scrivono insieme”.
