Arrivano i moduli di Equitalia per la definizione agevolata delle cartelle esattoriali. O meglio la dichiarazione per il condono delle multe e della tasse non pagate disposto dal decreto fiscale. Sono disponibili sul sito dell’agenzia di riscossione. La domanda va compilata e presentata entro il prossimo 23 gennaio. Sono soggette alla rottamazione tutte le somme riferite ai carichi affidati a Equitalia tra il 2000 e il 2015. Dunque la sanatoria vale per tutte le infrazioni al codice della strada commesse prima di questo termine. Oltre a tutte le tasse e i tributi scaduti entro il 31 dicembre dello stesso anno. Per avere certezza di quanti siano i conti da regolare con Equitalia (visto che alcuni possono ancora non essere stati recapitati) conviene presentarsi agli sportelli della riscossione per avere la lista di tutte le pendenze che possono essere oggetto di rottamazione. Per chi ha il codice digitale della pubblica amministrazione è possibile ottenere le stesse informazioni entrando nell’area riservata del sito di Equitalia. Una volta presentata la domanda, entro il 24 aprile 2017 (180 giorni dopo la pubblicazione del decreto legge) Equitalia comunicherà l’ammontare complessivo delle somme dovute, la scadenza delle eventuali rate e invierà i relativi bollettini di pagamento. Che potranno essere saldati anche con domiciliazione bancaria, con i bollettini precompilati o direttamente agli sportelli di Equitalia.
Il modulo di dichiarazione, debitamente compilato con l’indicazione del numero della cartella, può essere consegnato allo sportello oppure inviato agli indirizzi di posta elettronica (email o Pec) riportati nel modulo della dichiarazione e anche sul sito www.gruppoequitalia.it. Gli sconti saranno differenti a seconda del tipo di atto. Chi aderisce infatti pagherà generalmente l’importo delle somme inizialmente richieste (il residuo se è in corso la rateizzazione) senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Il beneficio sarà più basso per le multe stradali, scontate solo degli interessi di mora e delle maggiorazioni previste dalla legge. Restano dunque da pagare le sanzioni che in genere raddoppiano l’importo iniziale. Quanto al pagamento questo può essere effettuato sia a rate sia in un’unica soluzione, rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione inviata da Equitalia e sui bollettini di pagamento. È possibile dilazionare l’importo fino a un massimo di 4 rate: le prime tre da saldare entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018. Anche chi sta già sta rateizzando può godere del condono a patto di pagare integralmente le rate in scadenza fino al 31 dicembre 2016. Attenzione ai ritardatari, chi non paga le rate stabilite, ma anche chi paga in misura ridotta o in ritardo, per dei benefici previsti dal decreto. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto. Chi aderisce poi deve espressamente dichiarare di rinunciare a eventuali contenziosi relativi alle cartelle interessate dalla definizione agevolata.
PER SCARICARE IL MODULO CLICCA QUI