Casa, lavoro, pensioni: cantiere del governo su legge stabilità

di Giuseppe Novelli

L’abolizione della Tasi sulla prima casa, meno tasse sul lavoro, flessibilità in uscita per le pensioni. Sono alcune delle misure su cui il governo sta lavorando in vista della legge di stabilità 2016, che dovrà essere pronta per la metà di ottobre. Una manovra economica che sarà almeno di 25 miliardi, considerando solo le spese obbligatorie. Un intervento pesante che l’esecutivo cercherà di coprire in parte con la spending review e facendo leva anche sui margini di flessibilità del deficit concordati con l’Europa. Lo stop alla Tasi sull’abitazione principale e all’Imu agricola dovrebbe essere uno degli elementi più rilevanti della nuova Finanziaria. Costerà più di cinque miliardi e il ministero dell’economia, dialogando con Palazzo Chigi, ha già iniziato a cercare i risparmi necessari per mantenere le promesse di “rivoluzione fiscale” fatte dal premier Matteo Renzi. Risorse significative, che andranno trovate insieme ai 13 miliardi di tagli necessari per sterilizzare le clausole di salvaguardia (aumento di Iva e accise).

Un altro cardine del ddl stabilità sarà la riduzione del costo del lavoro. Si dovrà decidere, secondo il responsabile economico del Pd Filippo Taddei, se “continuare con la decontribuzione dei neoassunti, selettiva o meno (ad esempio solo per il Sud), o un taglio del cuneo fiscale per tutti. Un punto in meno di contribuzione sociale costa oltre due miliardi”. Ci saranno anche misure per “favorire il lavoro autonomo” e, per Taddei, l’introduzione di un’uscita flessibile dal mondo del lavoro. Una mini-riforma del sistema previdenziale infatti, basata sulla “flessibilità sostenibile” proposta dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, potrebbe portare ulteriori risparmi. Questo perchè chi lascia volontariamente il lavoro riceverà un assegno più basso, perchè il suo montante contributivo si distribuisce su più anni rispetto a chi va in pensione più tardi. Un’operazione che potrebbe aprire la strada al reddito minimo garantito per gli over 55, misura sostenuta anche dalla minoranza del Pd.

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