Caso Salis,Tajani si scontra con Provenzano e Bonelli

Il Leader dei Verdi al ministro: “la smetta di ridere di noi, non se lo può permettere”

Antonio Tajani (sx) e Carlo Nordio

Clima teso alla Camera, durante l’informativa del ministro Antonio Tajani sul caso Salis. Una tensione che si è manifestata già durante l’intervento del ministro degli Esteri, nel passaggio in cui escludeva per ragioni di sicurezza la possibilità di arresti domiciliari in ambasciata per la cittadina italiana detenuta in Ungheria: “Quali sarebbero i problemi di sicurezza? Avete paura ci siano neonazisti in Ambasciata?”, ha detto dai banchi il responsabile esteri dem Giuseppe Provenzano.

Tajani ha invece spiegato che il problema sono i documenti riservati custoditi in ambasciata, e la necessitò di tutelare la sicurezza dello Stato. Risposta che ha dato l’occasione a Provenzano di rievocare il caso Donzelli-Delmastro: “Non avevate la stessa preoccupazione con la documentazione segreta del ministero della Giustizia”, ha ribattuto Provenzano.

Scontro ancora più acceso durante l’intervento del verde Angelo Bonelli, che poi in Transatlantico spiegherà che “per ben tre volte” Tajani abbia riso ascoltando le sue parole. “Continui a ridere, continui a ridere… – ha detto in Aula Bonelli all’indirizzo di Tajani – Lei deve avere rispetto, lei non si può permettere di ridere quando un parlamentare della Repubblica parla, lei non se lo può permettere, chiaro?”.