La Corte dei Conti pretende il risarcimento del danno erariale ed è più severa dei giudici ordinari un po’ propensi a considerare le spese pazze una scelta della politica. Piemonte – Il processo di primo grado si è chiuso con dieci condanne, quella più alta è pari a tre anni e dieci mesi per Michele Giovine del centrodestra, e quindici assoluzioni tra le quali quelle di Cota rinviato a giudizio per 25mila euro di spese ‘sospette’ tra le quali le famose mutande verdi. Quasi tutti hanno indennizzato la Regione per un totale di 2,4 milioni di euro. La Procura farà ricorso. Il gup ha emesso 4 condanne. Nel processo bis, a esponenti in prevalenza del centrosinistra della giunta Chiamparino, sono stati tutti assolti. Lombardia – Gli ex consiglieri avevano diritto, con norme abolite, ad un rimborso di circa 3500 euro al mese per “trattamento di missione”, e alla “diaria” che arrivava anche a 2.500 euro mensili. Si sommavano agli 11 mila euro netti di stipendio. Non contenti si sarebbero fatti rimborsare spese pazze per tre milioni di euro. Per questo 56 consiglieri ed ex consiglieri, tra i quali Nicole Minetti e Renzo Bossi, sono sotto processo. In tre sono stati già condannati. Marche – Solo cinque degli iniziali 55 indagati sono stati rinviati a giudizio. La Procura non ha riscontrato delle vere e proprie ‘spese pazze’ ma una sistematica distrazione di fondi per 300mila euro nel periodo 2008-2011. Friuli Venezia Giulia – Ad aprile, vengono assolti 18 ex consiglieri accusati di aver sperperato 350mila euro in spese varie. Secondo il Gup si tratta di un caso diverso da quello di chi prende i soldi dalla cassa del suo gruppo politico e lo versa sul suo conto.
Insomma c’è tolleranza per viaggi, profumi, pneumatici, acquisto di pesce e gioielli. Ma la Corte dei Conti non ci sta a chiudere un occhio e chiede il risarcimento. Valle d’Aosta – Assolti i 24 politici per i quali erano stati chiesti 30 anni di carcere per 600 mila euro di multa. Abruzzo – Chiesto a settembre il processo per l’ex presidente Gianni Chiodi (Pdl), l’ex vicepresidente Alfredo Castiglione e l’ex assessore Paolo Gatti, accusati dalla Procura di Roma di peculato e truffa aggravata per l’utilizzo improprio della carta di credito regionale. I fatti sono del 2009-2011. L’inchiesta, in due tranche, venne a galla nel gennaio 2014. Emilia Romagna – A processo 41 consiglieri per spese relative al 2010-2011. Per ora sono stati assolti in nove, condannati in tre e in venti attendono di sapere come va a finire. I giudici hanno ‘punito’ solo chi ha fatto spese abnormi con falsi giustificativi, facendo rientrare gli altri acquisti in una pratica consentita dalla discrezionalità della politica. Sardegna – Processo in corso per l’ex sottosegretario ai beni culturali Francesca Barracciu, la dem dimessasi dopo il rinvio a giudizio per 81mila euro di rimborsi dal 2004 al 2009 quando era consigliere regionale.