Castiglione: “Finalmente la verità, non ho preso soldi. Ho agito nella massima trasparenza”

MAFIA CAPITALE Il sottosegretario all’Agricoltura interviene alla luce delle ultime dichiarazioni di Luca Odevaine grande indagato

castiglione

“Sono contento. Finalmente si ristabilisce la verita’: non ho preso soldi. Ho agito nella massima trasparenza. Lo dice anche Odevaine”. Cosi’, in un’intervista al Corriere della Sera, il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, alla luce delle ultime dichiarazioni di Luca Odevaine, grande indagato di Mafia Capitale, che sul centro di accoglienza di Mineo ha confessato ai pm che ci fu un accordo spartitorio, con gare pilotate in cambio di voti per Castiglione, allora presidente dell’Unione Province Italiane. Circostanza che viene smentita dal sottosegretario, indagato per turbativa d’asta: “La gestione – dice – era trasparente. Se c’era qualcosa di illecito nel rapporto con l’impresa e’ un fatto grave”. E giura: “Mai accorto di nulla. Eravamo in emergenza. Io avrei potuto affidare i lavori in deroga. Invece ho voluto fare la gara”. Pero’ Odevaine dice che volesse far vincere il consorzio Sisifo. Castiglione nega: “Io non ho mai fatto alcun incontro per parlare di gare. Lo stesso Odevaine dice che non ho detto esplicitamente che dovesse vincere”. E tira in ballo anche l’Anticorruzione di Raffaele Cantone: “Nella gara di dicembre io ho avuto un parere dell’anticorruzione. Ce l’ho qui: e’ il numero cento. Mi da’ atto che, come soggetto attuatore, ho agito bene. Dicono che non potevo non sapere? Rispondo che questo vale anche per l’allora commissario straordinario Gabrielli e l’allora ministro dell’Interno Maroni”.

E i voti presi in cambio di cui parla Odevaine? L’ex sottosegretario scuote la testa: “Ma dove si sarebbe esplicato questo appoggio? Io non l’ho capito. Nelle politiche del 2013 eravamo ancora Pdl, che ha avuto il 30% dei voti nel collegio della Sicilia Orientale. Mineo era in linea con questo risultato. Si e’ enfatizzato tanto il dato delle Europee. A parte che quel 39% era assieme all’Udc. Ma in termini assoluti sono 700 voti. Allora anche i Cinquestelle dovrebbero essere sospetti: hanno avuto il 35%, noi il 39%”. Ma dei Cinquestelle Odevaine non parla. Invece coinvolge Castiglione per l’appalto truccato del Cara di Mineo. Confermando cio’ che le microspie avevano gia’ accertato. “Quella struttura venne requisita dall’ex ministro Maroni. Non da me – replica Castiglione -. Odevaine l’ho chiamato io. Ma perche’ era il miglior tecnico in circolazione. E chiesi prima a Gabrielli, che disse di si'”. Il fatto che sia stato il capo di gabinetto di Veltroni non c’entra nulla, assicura: “Era un esperto. Aveva gestito lo sgombero dei rom a Roma. Mi ha deluso. Cosi’ come ha deluso molta gente”.