Raul Castro in Vaticano. Dopo la storica visita del 1996 del fratello Fidel, il presidente cubano ha approfittato del tour in Russia e Algeria per far visita a Papa Francesco. Il Pontefice ha avuto un ruolo chiave nel disgelo tra Cuba e Stati Uniti. Un’ora di incontro, strettamente privato, iniziato alle 9 e 30 di questa mattina. Non è la prima volta che Raul arriva in Italia: da numero due del governo cubano fece una breve visita già nel dicembre 1997, proprio mentre si preparava lo storico viaggio di Wojtyla nell’isola caraibica. Tra i temi sul tavolo la crescente apertura di Cuba verso il contesto internazionale. “Sono rimasto molto colpito per la sua saggezza, la sua modestia e per tutte le virtù che conosciamo e che ha – ha detto Castro -. Lui è un gesuita, anche io in un certo qual modo lo sono, ho frequentato scuole dei gesuiti – ha aggiunto -. Quando il Santo Padre si recherà a Cuba a settembre prometto di andare a tutte le sue messe. Leggo tutti i discorsi del Santo Padre, se continuerà a parlare così, anche io che sono comunista ricomincerò a pregare. E non lo dico per scherzo – ha sconcluso -. Forse tornerò alla Chiesa cattolica”.