Catturato in Trentino l’orso “Papillon”: ‘Era ancora pericoloso’
È in buone condizioni, portato al Centro di recupero fauna Alpina
L`orso M49, ribattezzato “Papillon”, in fuga da mesi in Trentino, è stato catturato verso le 21.30 di ieri dagli uomini del Corpo Forestale del Trentino, sui monti sopra Tione, nelle Giudicarie, ed è stato trasportato al Centro di recupero fauna Alpina di Casteller, nella struttura a suo tempo realizzata per la gestione degli esemplari problematici. L`animale, del peso di 167 kg ed in buone condizioni fisiche, è stato catturato con una trappola tubo: il trasporto è avvenuto seguendo la prassi, ossia con l`animale sveglio e sotto il costante controllo veterinario.
Giunto presso l`area del Casteller, l`orso è stato immesso nell`area di preambientamento (tana e recinto interno). Questo per consentire un suo inserimento nell`area faunistica per gradi, passando dall`area dove si trova attualmente all`intero recinto, che ospita in questo momento anche un altro esemplare (DJ3, femmina adulta). L`azione, spiega la Provincia autonoma di Trento, “ha consentito di dare attuazione alle due ordinanze del presidente della Provincia dell`estate scorsa, ed è stata pianificata dopo che M49 si era reso protagonista, nelle scorse settimane, di un lungo spostamento che dal Trentino orientale lo aveva portato nelle sue aree d`origine. Anche durante tale spostamento l`orso ha effettuato numerose intrusioni in abitazioni, baite, rifugi, malghe ed altri stabili, confermando il comportamento pericoloso per l`uomo già manifestato chiaramente l`anno precedente”.
“Il presidente Maurizio Fugatti ha provveduto ad informare il ministro Costa ed analoga comunicazione è stata effettuata all`Ispra che già in precedenza aveva attestato la pericolosità dell`esemplare per l`uomo. Dal presidente Fugatti e dall`assessore Giulia Zanotelli – riferisce la Provincia – è stato espresso un ringraziamento agli uomini della forestale ed in particolare alla squadra che è stata impegnata fino alle prime luci dell`alba per portare a termine la delicata operazione”.