Caucaso, tra vette innevate a 2 mila metri e antichi monasteri

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Kazbegi, Georgia, al confine settentrionale con la Russia, lungo la catena montuosa del Caucaso. Qui si intrecciano meravigliosi paesaggi costellati da vette innevate, e monasteri ortodossi antichissimi. Per arrivare a una delle cime più alte, arrivando dalla capitale Tblisi, occorre percorrere la Military Road, unica strada che collega la Georgia alla Russia. La prima tappa è ad Ananuri, un complesso architettonico sulle rive del fiume Aragvi, dove svetta un castello inserito nel 2007 tra i siti georgiani candidati all’ingresso nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Qui è presente anche una chiesa del XVIII secolo, che presenta sulla facciata l’alfabeto antico georgiano e la croce con l’albero della vita. Proseguendo lungo la Military Road troviamo la Gudauri recreational area, una delle principali stazioni sciistiche della zona, frequentata ogni anno da numerosi turisti, appassionati di sci e montagna. È qui che sorge il monumento dell’amicizia tra Georgia e Russia, da cui si può ammirare un bellissimo panorama. Qui è possibile lanciarsi con il parapendio e fare trekking oltre a lunghe passeggiate tra la natura. Nel percorso si arriva al Jvari Pass, al punto più alto della zona, ovvero a 2.395 metri, prima di giungere a Kazbegi, a 1.800 metri dove si può ammirare la cima innevata della catena caucasica. Non può mancare una tappa alla chiesa della Trinità di Gergeti, a un’altitudine di 2.170 metri, costruita nel XIV secolo. Durante il periodo sovietico la chiesa fu chiusa al culto, ma rimase comunque una destinazione turistica molto frequentata. Dopo il crollo del regime comunista fu restituita alla chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana.