di Alberto Ferrarese
Silvio Berlusconi torna domani a Madrid, al congresso del Partito popolare europeo, sulla scena politica internazionale. Un appuntamento atteso da tempo, quasi una rivincita, dopo lo “schiaffo” del marzo scorso, quando l’ex Cavaliere, allora privato del passaporto in seguito alla condanna nel processo sui diritti tv, non ottenne dai giudici milanesi il permesso a partecipare al congresso Ppe di Dublino. Nella capitale spagnola, l’ex premier italiano prenderà la parola nel pomeriggio, di fronte a duemila delegati, 10 capi di Stato e di governo dell’Ue, al presidente della commissione Jean Claude Juncker e del Consiglio europeo Donald Tusk. Berlusconi sta limando con cura il suo intervento, che sarà incentrato sui temi della sicurezza e dell’immigrazione (che sono al centro dell’assemblea), ma allargherà con ogni probabilità lo sguardo ai problemi dell’economia e dell’Unione europea. A margine dei lavori, Berlusconi potrebbe anche incontrare Angela Merkel, per la prima volta dopo il “gelo” tra la cancelliera e l’ex premier italiano. “Ma è tutto superato – ha assicurato Antonio Tajani, vicepresidente del parlamento europeo, in una intervista al ‘Corriere della Sera’ -. Credo che tutti si siano resi conto che aveva ragione lui quando sosteneva che fosse necessario l’accordo con Gheddafi. Se poi intende la famosa frase…si sa che lui non l’ha mai pronunciata”.
Una rassicurazione che però, domani, dovrà essere confermata dall’accoglienza dei leader della famiglia popolare europea all’ex presidente del Consiglio, che dopo le dimissioni da Palazzo Chigi nel 2011 e soprattutto negli ultimi mesi non ha risparmiato critiche all’Ue. Da valutare anche il “sentiment” del Ppe per l’avvicinamento di Forza Italia alla Lega Nord, che in Europa è alleata con Marine Le Pen, su posizioni molto distanti da quelle popolari. A Madrid, per l’Italia, saranno presenti anche il leader del Nuovocentrodestra Angelino Alfano e il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa. Per Ncd la portavoce Valentina Castaldini oggi sottolinea che la presenza del partito al congresso “conferma il nostro posizionamento nei moderati e nell’Ue. Scioglimento? Rimaniamo solidi”. Già presente da oggi la delegazione dell’Udc: “Il congresso sia un’occasione – ha detto Cesa – per affermare i valori dei padri costituenti dell’Europa: le grandi sfide come l’emergenza immigrazione e la minaccia del terrorismo si vincono solo se si respingendo con forza le visioni populiste alla Le Pen”.