di Barbara Acquaviti
Verdini non c’era, né avrebbe potuto esserci visto il parterre. Perché a pranzo da Silvio Berlusconi, rientrato a Roma, ieri c’erano più o meno tutti quelli con cui il senatore azzurro è in conflitto. Ossia, il cosiddetto cerchio magico, in testa Maria Rosaria Rossi, Deborah Bergamini e Giovanni Toti oltre a Brunetta, Romani e ai loro vice di Camera e Senato. Una riunione convocata per discutere della (disastrosa) situazione economica del partito visto che – a norma di legge – tocca approvare il bilancio tra giovedì e venerdì. Introduzione affidata alla relazione della tesoriera che ha spiegato le ragioni di alcuni tagli e della cassaintegrazione per i dipendenti del partito. Sono state valutate varie opzioni per racimolare soldi e, tra queste, anche quella di rinunciare alla sede di San Lorenzo in Lucina.
PUTIN Nessun pranzo con Verdini, dunque, ma il senatore ha varcato il portone di palazzo Grazioli in serata. E questo, nonostante nel giro dell’ex garante del Nazareno ci sia la convinzione che i vertici azzurri si siano rimessi in moto per ripristinare la distanza tra i due, dopo il passo di avvicinamento fatto dal Cavaliere con una chiamata la settimana scorsa. “Ormai Verdini ha già deciso di fare i gruppi, lui è sempre stato dalla parte di Renzi più che della tua, inutile starci a parlare”: questa, più o meno, sarebbe stata la linea tenuta dai convitati durante il pranzo. Per dire, Renato Brunetta, in maniera caustica, ai giornalisti aveva detto che Berlusconi “aveva altro di più importante da fare”. Di certo, oltre alla questione Milan, l’ex premier ha un altro impegno di cui occuparsi: ossia l’incontro – previsto per oggi a cena – con il suo “vecchio amico” Vladimir Putin.
BONDI Il punto è che sono ormai giorni che si rincorrono voci sulle prossime mosse di Verdini e sulla nascita di quei gruppi cuscinetto per aiutare il governo al Senato: dopo quella di Fitto, questa sarebbe la seconda scissione in Forza Italia nel giro di pochissimi giorni. In fondo, se c’è una cosa che il senatore toscano ha sempre saputo fare, questo è certamente i conti. Circolano numeri a palazzo Madama che lo collocherebbero già nei dintorni della soglia dei dieci aderenti che gli consentirebbe la costituzione formale di un gruppo. Tra questi, ci sarebbero – senza sorpresa – Sandro Bondi e Manuela Repetti ma anche un paio di senatori vicini a Saverio Romano che ormai sembra aver detto definitivamente addio alla pattuglia dei fittiani. Tra i verdiniani si collocherebbe, poi, anche Vincenzo D’Anna e sempre dal gruppo Gal arriverebbe Lucio Barani. Nel neo-nascente gruppo ci sarebbe inoltre Riccardo Conti oltre a Riccardo Mazzoni, toscano, che proprio oggi ha avuto uno scontro a distanza sull’immigrazione con Giovanni Toti.