Cede pilone sulla Palermo-Catania. L’assessore: “Abbiamo chiesto lo Stato d’emergenza. La situazione è grave”

Ha ceduto un pilone dell’autostrada Palermo-Catania. L’evento, che poteva trasformarsi in una tragedia, è avvenuto al chilometro 61, tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli in direzione del capoluogo etneo. Fortunatamente non stavano transitando mezzi, ma numerosi automobilisti sono rimasti bloccati nel tratto di strada interessato. I tecnici dell’Anas hanno interrotto la circolazione sulla A19, in entrambe le carreggiate, per consentire alcuni sopralluoghi. Nel manto stradale, in pratica, si è formato un vistoso avvallamento. Il cedimento del pilone del viadotto “Himera” sarebbe stato causato da una frana che sta interessando il paese di Caltavuturo. Il movimento, spiegano gli stessi tecnici dell’Anas, ha un fronte di 300 metri e una lunghezza di quasi un chilometro, è ripreso a causa delle piogge degli ultimi tempi. Una enorme massa di terra è scivolata verso il greto del fiume Imera e ha investito il pilone che si è incrinato. La frana è cominciata nel 2005. Il fenomeno è stato oggetto di un’indagine geologica ma “la Provincia non ha mai compiuto alcun intervento”, dice Domenico Giannopolo, vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici di Caltavuturo. “Già dieci anni fa – aggiunge Giannopolo – la situazione era chiara. Bisognava progettare opere di contenimento per evitare l’allargamento del fronte franoso. E’ stata solo realizzata una bretella sulla provinciale per mantenere il collegamento”. L’altro ieri era stato convocato un incontro con la Provincia e la Protezione civile davanti alla quinta commissione dell’Ars ma è stata poi rinviata a lunedì.

“Sono in costante contatto con il presidente Crocetta per quello che è accaduto –  afferma Giovanni Pizzo, assessore alle Infrastrutture della Sicilia -. Abbiamo chiesto al governo nazionale lo Stato d’emergenza. La situazione è veramente grave”. “Non sono le strade a cedere, sono le nostre montagne che stanno crollando a poco a poco – dice – Oggi un fronte franoso di un chilometro è sceso a valle, colpendo un pilone dell’autostrada Palermo-Catania. Quello che sta accadendo in Sicilia è drammatico. Sono gli effetti del cambiamento climatico: la montagna d’acqua che quest’inverno si è abbattuta sulla nostra regione è probabilmente la causa dei dissesti che si stanno verificando. Non si tratta di assolvere qualcuno, e toccherà ai tecnici stabilire le cause e, se ci dovessero essere, le eventuali responsabilità. Ma é chiaro che siamo di fronte a un’emergenza da affrontare con estrema serietà”. Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Ambiente del Senato, al piu’ presto, gia’ nei prossimi giorni ascoltera’ i vertici di Anas “per capire come sia possibile che ancora una volta sia stata messa a repentaglio la mobilita’ dei Siciliani e la loro incolumita’”. “Ora basta – aggiunge Marinello – abbiamo un gap infrastrutturale vecchio ormai di 50 anni. Le ferrovie sono inesistenti, la manutenzione delle strade e’ evanescente, l’autostrada crolla a pezzi. I siciliani si sentono abbandonati e serve uno sforzo del governo nazionale, del Cipe e della regione per garantire alla Sicilia le infrastrutture degne di una regione dell’Unione Europea. Da parte mia – conclude Marinello – faro’ tutto il possibile perche’ cio’ avvenga al piu’ presto”. Infine, secondo Giampiero Trizzino, presidente commissione Ambiente Ars,  “la notizia del cedimento del pilone autostradale non deve allarmare, ma non può essere presa certamente sottogamba. C’è da capirne al più presto i motivi, per questo chiederò all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Pizzo di venire in commissione a riferire”.

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