Un momento di condivisione, ma anche un grande gesto di libertà. A Belpasso, paese alle pendici dell’Etna, ha preso il via il 38esimo motoraduno internazionale che anche quest’anno ha visto la presenza di partecipanti provenienti da tutto il mondo, come questa signora del New Jersey: “Adoro questo momento d’incontro – spiega – e l’anno prossimo parteciperemo ancora”. Il percorso questa ha previsto dopo la tradizionale benedizione dei caschi, le tappe di Nicolosi, Trecastagni e del Duomo di Catania permettendo così a centinaia di centauri di conoscersi e condividere la passione.”Siamo fratelli perché chi va in moto diventa fratello, sorella, perché c’è la condivisione, c’è il senso della compagnia, il divertimento veramente puro”. “Essere veri, per noi la moto è la libertà””Io sono cresciuta sulle moto, mio papà mi ha messo sul primo serbatoio che avevo all’incirca quattro mesi e da lì la mia vita è andata con le moto”. Tra i partecipanti anche quest’anno non è mancata la piccola Lulù con il suo padrone Gino e perfino un “vespista di Dio”: “Chi di moto colpisce di vespa ferisce”.
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