Il premio Nobel per la pace per il 2022 è stato assegnato al bielorusso Ales Bialiatski, all’ong russa Memorial e all’ong ucraina Center for Civil Liberties . L’ha reso noto oggi il Comitato per il Nobel.
Oleksandra Romantsova, direttora del Center for Civil Liberties è stata chiamata dal segretario del Comitato per il Nobel Olav Njølstad poco prima dell’annuncio del premio: quando le ha spiegato chi era e da dove stava chiamando, si sentiva chiaramente l’emozione nella sua voce. “Questo è molto importante per noi. È incredibile”, ha detto Romantsova. Il Center for Civil Liberties, fondato nel 2007 ha come missione la promozione dei diritti umani, della democrazia e della solidarietà in Ucraina e nella regione dell’OSCE per la promozione della dignità umana. È uno dei principali attori in Ucraina che influenza la formazione dell’opinione pubblica e della politica statale, sostiene lo sviluppo dell’attivismo civico e partecipa attivamente alle reti internazionali e alle azioni di solidarietà per promuovere i diritti umani nella regione dell’OSCE.
Insieme con l’iniziativa Euromaidan SOS, ha creato una mappa delle sparizioni forzate di difensori dei diritti umani, giornalisti, attivisti e rappresentanti degli organismi di autogoverno locale. Dopo l’annessione russa della Crimea l’Organizzazione ha partecipato a gruppi di monitoraggio mobile in Crimea e Donbass; trasferimento alla Corte penale internazionale di una memoria con certificati sui crimini contro l’umanità commessi dal regime di Yanukovich durante l’Euromaidan 2013-2014; istituzione di un premio annuale di volontariato; creazione della coalizione “Agenda dei diritti umani”. Tra le vari iniziative in questi anni va anche ricordata la campagna #SaveOlegSentsov.
