Centri accoglienza, impiegati 600 soldati

10 giugno 2014

Ha raggiunto quasi le 600 unita’ l’impegno dell’Esercito per garantire la sicurezza nei centri per immigrati della Calabria e della Sicilia. L’Esercito e’ inoltre impiegato in altri centri accoglienza in tutta Italia. Nei centri di Calabria e Sicilia vigilati dall’Esercito sono presenti attualmente oltre 6000 immigrati. L’Esercito Italiano e’ impiegato, in queste regioni, nei Centri di accoglienza per richiedenti asilo (CARA), Centri di identificazione ed espulsione (Cie) Centri di accoglienza (Cda) oltreche’ nel Centro di Soccorso e Prima Accoglienza (Cspa) di Lampedusa, dove da ottobre scorso prestano servizio due militari italiani di origine africana che parlano le lingue dei migranti e che assolvono, oltre ai compiti di sicurezza, anche attivita’ di mediazione culturale per meglio comprendere le prime necessita’ di chi giunge nel nostro Paese. In particolare l’Esercito e’ presente con quasi 140 unita’ al Cara di Crotone ( oltre 1300 migranti ospiti), 145 al CARA di Mineo (CT) che ospita 3800 migranti, 100 a Lampedusa. 100 nei tre centri (CDA, CIE e CARA) di Pian del Lago (CL) e 85 al CARA di Salina Grande (TP). A Mineo l’Esercito effettua anche, con 45 militari e diversi veicoli, il pattugliamento delle strade utilizzate dagli ospiti del centro che collegano il Cara con il Paese, al fine di garantire la sicurezza dei centro e delle zone limitrofe. Il contributo dell’Esercito avviene nel contesto dell’Operazione Strade Sicure, che dal 4 agosto 2008 vede oltre 4000 uomini e donne della Forza Armata affiancati alle Forze dell’ordine nel pattugliamento delle strade piu’ isolate, delle stazioni ferroviarie, di obiettivi sensibili e dei centri per immigrati. L’Operazione condotta dall’Esercito ad oggi ha dato risultati importanti, con 14410 arresti, 7674 fermi, 9340 denunce e con il sequestro di 616 armi, 12000 veicoli e piu’ di 2 tonnellate di droga.

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