Centrodestra andrà unito al Colle. Aut aut Di Maio

Centrodestra andrà unito al Colle. Aut aut Di Maio
Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi
7 aprile 2018

Il centrodestra andrà unito alle prossime consultazioni al Quirinale, in una delegazione che vedrà assieme tutti e tre i leader: Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Una svolta che matura dopo il gelo tra Lega e Forza Italia registrato al termine del ‘primo round’ al Colle. E’ il segretario del Carroccio a rilanciare in mattinata un’idea che per la verità era stata avanzata già mercoledì dalla leader di Fdi. “Chiederò a Berlusconi e a Meloni – fa sapere – di andare al Quirinale insieme per avere un’unica voce, per partire dal nostro programma, dal voto degli elettori. Non vedo l’ora di dar vita a un governo per cancellare la legge Fornero, ridurre le tasse e bloccare gli sbarchi che stanno riprendendo”. Salvini traccia però anche il perimetro di un eventuale esecutivo. “L’unico governo che vedo possibile – sottolinea – è quello del centrodestra unito con i 5 Stelle”. Non esattamente le stesse parole pronunciate ieri al Quirinale da Silvio Berlusconi che, mettendo paletti contro il governo dei “populisti” e “pauperisti” sembrava voler sbarrare la strada proprio a un dialogo con i grillini, aprendo piuttosto all’ipotesi di un governo del presidente con il Pd. Tanto che il braccio destro di Salvini, Giancarlo Giorgetti, aveva parlato di “errore tattico” del Cavaliere. Grazie anche a una telefonata tra i due leader del centrodestra, la scelta di dare un’immagine plastica di compattezza della coalizione. E ad annunciarlo è lo stesso presidente azzurro attraverso una nota.

Più tempo per le consultazioni

“Alle prossime consultazioni – dichiara – il centrodestra si presenterà unito con Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi”. Va detto che appena qualche ora prima la linea dentro Forza Italia era quella del “momento di riflessione”: tutto sembrava destinato a essere rimandato a un successivo momento di confronto all’interno del partito. Poi la svolta. Che non piace a Luigi Di Maio. Dai vertici M5s filtra un aut aut al segretario leghista: deve scegliere – è il senso – se stare dalla parte del cambiamento o con Berlusconi. “Salvini scelga tra il cambiamento o riportare indietro il Paese. Con la sua mossa oggi ha messo all`angolo se stesso e tutto il centrodestra”. E’ probabile che prima del nuovo giro di consultazioni i tre leader tornino a incontrarsi per definire una linea comune. D’altra parte, dal Colle fanno trapelare la possibilità che per i prossimi colloqui con il capo dello Stato ci si prenda più tempo e non si cominci giovedì come inizialmente ipotizzato.

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