Centrodestra in frantumi. Fitto vara ‘Riformisti e Conservatori’ e imbarca 12 senatori

di Maurizio Balistreri

L’obiettivo nel breve è accaparrarsi quella fetta di elettorato che si trova tra Matteo Renzi e Matteo Salvini. Sono i moderati e quei 9 milioni di elettori che hanno scelto l’astensionismo, quelli che stando ai numeri rappresentano la maggioranza nel nostro paese. Un popolo liberale che in questo fine settimana dovrà sceglie: andare al mare o votare. Il centrodestra marcia divisino: Fitto, Alfano, Berlusconi. Un tris che unito avrebbe potuto fare la differenza, ma che a pochi giorni dalle elezioni si riduce a un dialogo fra sordi. In questo scenario, Raffaele Fitto, ex Fi, tenta la volata. “L’obiettivo che noi abbiamo” con la nascita dei Riformisti e Conservatori “è quello di guardare all’intero paese”, “il percorso comincia oggi” e a “giugno ci sarà una convention fondativa”, annuncia Raffaele Fitto  con a fianco Syed Kamall e Geoffrey Van Orden arrivati a Roma direttamente dall’Europa. Il capogruppo e il vicecapogruppo al Parlamento Europeo del Gruppo Ecr, sono certi della necessità che “il centrodestra italiano si rinnovi”, non solo nei contenuti ma anche “nella sua leadership”.

Intanto, sono 12 i senatori che hanno deciso di aderire al progetto Conservatori e Riformisti dell’ex governatore della Puglia: Bonfrisco, Bruni, D’Ambrosio Lettieri, Di Maggio, Falanga, Liuzzi, Longo, Milo, Pagnoncelli, Perrone, Tarquinio, Zizza. “Con entusiasmo – spiegano i senatori in una nota congiunta – abbiamo partecipato insieme a Raffaele Fitto alla conferenza di oggi a Montecitorio con i vertici del gruppo Conservatore e Riformista europeo, Syed Kamall e Geoffrey Van Orden. Condividiamo questa nuova direzione per il centrodestra italiano. E riteniamo che un nuovo progetto, credibile e rivolto al futuro, possa rivolgersi ai 9 milioni di elettori che negli ultimi anni hanno lasciato il centrodestra, scegliendo l’astensione”. Parlaimo di 10 esponenti di Forza Italia e due del gruppo Gal. A palazzo Madama bastano dieci senatori per formare un gruppo autonomo.

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