Alla fine, in ossequio alla vecchia abitudine di una politica che forse non c’è più, lo hanno ribatezzato “il patto del babà”, scherzando sul dolce oversize che il padrone di casa ha offerto al termine di un pranzo a base di timballo di melanzane e brasato. Il centrodestra tutto si è ritrovato nell’abitazione romana di Silvio Berlusconi, ed era la prima volta dai tempi delle consultazioni che il leader di Fi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, tenevano un vertice per parlare del futuro di quel centrodestra che per metà sta all’opposizione e per metà al governo.
L’incontro è durato anche più del dovuto visto che il leader della Lega, nelle vesti anche di vicepremier e ministro dell’Interno, per oltre un’ora si è assentato per effettuare una telefonata con l’omologo tedesco e riunire i suoi, in una pertinenza del Viminale che affaccia sulla stessa piazza Grazioli, per discutere di manovra. Il comunicato congiunto alla fine parla di centrodestra “unito”, pronto a presentare candidati comuni in tutte le 7 Regioni in cui si voterà da qui alla fine del 2019. In particolare, in Abruzzo potrebbe esserci un candidato di Fdi, mentre la Lega rivendica la Sardegna, anche se in ballo c’è pure il Piemonte.
Nella dichiarazione finale c’è poi un passaggio che riguarda la manovra, un sostanziale impegno a sostenere le misure presenti nel programma di centrodestra. Di fatto, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno garantito a Salvini i loro voti sulla flat tax, mentre hanno bocciato il reddito di cittadinanza. Silvio Berlusconi, in particolare, avrebbe incalzato Salvini su quelle misure varate dal governo che giudica “illiberali” e “liberticide”. “Ma come si fa – avrebbe affermato – a sostenere leggi come quel ddl sull’anticorruzione, che entra nelle libertà private della gente?”. E’ noto, poi, che nel mirino del leader azzurro c’è l’annunciato provvedimento sul tetto agli spot tv che danneggerebbe non poco Mediaset. “Ma come fai a governare con quelli lì?”, avrebbe ribadito. Salvini, viene riferito, avrebbe però difeso il suo rapporto con Luigi Di Maio. “Ho trovato delle persone serie. Poi, certo – avrebbe aggiunto – lui ha dei problemi in casa da gestire”, con riferimento all’ala di “sinistra” del movimento.
Ed è proprio sul tema della durata del governo che, al termine del vertice, Berlusconi ha voluto fare con i giornalisti il suo “pronostico”. “Sono sicuro – sostiene – che in un futuro non lontano il centrodestra tornerà al governo e alla guida del paese, per la fortuna dell’Italia e degli italiani, che usciranno abbastanza presto dall’ubriacatura che si sono presi nei confronti dei Cinque stelle”. Una previsione che però dalla Lega si affrettano a smentire. L’intesa – fanno sapere – vale soltanto per le Regionali, mentre a palazzo Chigi regge il patto con il M5s. Aggiunge Giancarlo Giorgetti: “Il Governo Lega-5Stelle lavorerà, e bene, per tutti i cinque anni previsti, rispettando punto per punto il contratto di governo e la voglia di cambiamento degli italiani”. askanews