Centrodestra vede vittoria in Umbria ed esulta per “autogol” foto governo

Centrodestra vede vittoria in Umbria ed esulta per “autogol” foto governo
Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi
25 ottobre 2019

Il centrodestra sente la vittoria alle regionali in Umbria in tasca ed esulta per quello che considera “il clamoroso autogol del governo”: presentarsi per una ‘foto di famiglia’ a Narni, nell’ultimo giorno di campagna elettorale. Tutti insieme – scelta specularmente opposta a quella dei ‘competitor’ – tranne Matteo Renzi. “Nel momento in cui porti tutto il governo in sfilata in Umbria, sei tu che stai ammettendo che e’ un test nazionale. E che, se non vinci, il governo va a casa”, scandisce Giorgia Meloni. Mentre Matteo Salvini esulta per le piazza piene ovunque, “mica come da Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti dove sono andati in venti”. Forte dei sondaggi in suo possesso, il segretario leghista crede nella vittoria della ‘sua’ Donatella Tesei, senatrice ex sindaco di Montefalco, che domenica corre contro il candidato civico sostenuto da Pd e M5s, Vincenzo Bianconi. Nella Lega e in Fratelli d’Italia sono convinti che, malgrado i proclami, il voto umbro provochera’ scossoni considerevoli su Di Maio e su Giuseppe Conte. Il timore di un crollo dei consensi del Movimento 5 stelle e’ presente, peraltro, anche in M5s.

Fonti parlamentari pentastellate ritengono infatti che un nuovo insuccesso elettorale, dopo quello delle Regionali passate e delle Europee, possa innescare un nuovo ‘processo’ alla leadership di Di Maio. Anche per questo – si spiega – il capo politico pentastellato avrebbe ‘cercato’ la foto di stamane a Narni con il presidente del Consiglio, Nicola Zingaretti e Roberto Speranza: per tentare di ‘condividere’, e forse un po’ anche ‘scaricare’, una eventuale sconfitta. Il timore dei stelle e’ scendere sotto il 10 per cento nei consensi. Risultato che innescherebbe una rivolta interna, anche se nel Movimento allo stato non si intravedono reali alternative alla leadership politica del capo della Farnesina (con Conte e Roberto Fico ‘imbrigliati’ nei loro ruoli istituzionali, e Alessandro Di Battista temporaneamente fuori gioco per motivi familiari). Ad ogni modo, Di Maio – viene riferito – ha gia’ in mente un piano per il ‘riscatto’, una partita ‘all in’ alle regionali in Calabria dove punta a piazzare il primo governatore 5 stelle della storia. Il dibattito dell’ultimo giorno di campagna elettorale in Umbria e’ comunque stato concentrato sulla presenza del governo, guidato da Conte, che per la prima volta ha partecipato a iniziative elettorali.

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“Ci pensano Conte e Di Maio ai terremotati. Sono dei fenomeni, sono venuti a parlare di terremoto a Narni, dove non c’e’ stato – ha commentato Salvini – Pero’ Conte ha detto `Non sono qui per campagna elettorale. No, non sapeva se andare a Bolzano o Lampedusa ed e’ venuto in Umbria. Veramente vi prendono per fessi, pensano che qui c’e’ gente a cui regali due caramelle e un ciondolino e ti votano come cinquant’anni fa”. Il leader leghista ha poi replicato a Conte che lo ha accusato di aver detto “bugie” su presunte nuove tasse contenute in manovra. “Lo hanno scritto loro. Nella letterina che hanno mandato all’Unione Europea c’e’ scritto che ci sono cinque miliardi di tasse in piu'”, ha detto. “Conte – ha continuato Salvini – dice che sono un bugiardo, quell’altro dice che sono fascista, quell’altro che sono un troglodita e un ignorante, ma se la Lega oggi ha un terzo dei voti degli italiani, mentre Conte non l’ha mai votato nessuno e Renzi ha il 4%, o gli italiani sono tutti rimbambiti oppure il signor Conte si e’ un po’ montato la testa e il ciuffo e lunedi’ tornera’ con i piedi per terra. E’ una questione di principio, di rispetto e di educazione, che vale per Conte, per Zingaretti e per Di Maio: se Salvini e’ un cretino e gli italiani votano un cretino o sono cretini gli italiani oppure il cretino e’ qualcun altro”.

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“Domenica finalmente ci sono l’Italia vera e l’Umbria vera che votano. Alle chiacchiere di Conte, Di Maio, Renzi, Zingaretti, della Marini e di Bocci risponderanno gli umbri con il voto. E’ chiaro che sara’ un test interessante anche a livello nazionale, perche’ e’ la prima alleanza organica Pd e Cinque stelle. Io sono convinto che gli umbri faranno una scelta di dignita’ e di orgoglio e poi lunedi’ a casa Di Maio e a casa Conte qualcuno avra’ di che pensare”, ha aggiunto. “Hanno scoperto che esiste l’Umbria dopo averla dimenticata per decenni – ha continuato Salvini – E’ chiaro che centinaia di migliaia di umbri voteranno per loro stessi ma con un occhio al governo del tradimento di Roma. Lunedi’ ognuno commentera’ i suoi risultati, perche’ ognuno raccoglie quello che ha seminato. La voglia di cambiamento e’ enorme, l’orgoglio e la dignita’ di questo popolo daranno una lezione al signor Conte e chi ritiene che l’Umbria sia una robetta da condominio”. “A livello nazionale sara’ un inizio di un percorso, perche’ a gennaio ci saranno al voto Emilia-Romagna e Calabria, e poi entro la primavera, Toscana, Marche, Campania, Puglia, Liguria, Veneto. Il voto che per il momento viene negato a milioni di italiani potra’ essere un diritto. Penso che sara’ una bella lunga marcia di riconquista della democrazia”, ha assicurato.

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“Abbiamo gia’ prenotato per giovedi’ 14 novembre il Paladozza per aprire la campagna elettorale con Lucia Borgonzoni” in Emilia-Romagna. Soddisfatto anche Silvio Berlusconi. “Sabato scorso a piazza del Popolo a Roma ho avuto la grande soddisfazione di vedere finalmente dichiarata pubblicamente, da parte di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, la assoluta necessita’ che la coalizione delle forze politiche contro la sinistra fosse una sola. Hanno cambiato anche il nome: Salvini non aveva parlato di centrodestra da mesi, ha parlato di `Casa degli italiani, che va benissimo”, ha affermato il Cavaliere. “La cosa importante – ha aggiunto il leader FI – e’ che per vincere e per governare la coalizione anti-sinistra e anticomunista deve essere una coalizione con dentro tutti. Siamo l’unico movimento in Italia erede della tradizione democratica, liberale, cristiana, garantista, della civilta’ occidentale e dei suoi principi. L’Umbria, `il centro del mondo – ha concluso – deve essere all’avanguardia della democrazia e della liberta’ in Italia”.

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