Cgil: “Abusi e stage truffa nei tirocini Garanzia Giovani”

Cgil: “Abusi e stage truffa nei tirocini Garanzia Giovani”
28 settembre 2015

Il 5 ottobre sara’ l’ultimo giorno in cui sara’ possibile attivare uno dei tirocini del programma Garanzia Giovani. E dalla Cgil Sicilia giunge un primo bilancio sull’applicazione della misura. “Dal monitoraggio da noi effettuato – dicono Monica Genovese, della segreteria della Cgil Sicilia e Andrea Gattuso, del Dipartimento politiche giovanili del sindacato – emergono non poche storture che ci portano a chiedere di intensificare i controlli per smascherare gli abusi e gli stage truffa”. Secondo il sindacato in molti casi “con Garanzia Giovani sono stati regolarizzati rapporti di lavoro che prima sussistevano in nero”. “Dalla nostra indagine – aggiungono Genovese e Gattuso – e’ emerso anche che i tirocini nascondono tante volte rapporti di lavoro vero e proprio in cui non e’ presente nessuna azione formativa”. La Cgil rileva che “per lo piu’ i tirocini sono stati attivati con l’accordo diretto tra l’azienda e il tirocinante mentre sono pochissimi i Giovani selezionati in base al curriculum”. “In pratica – dicono Genovese e Gattuso -, ha potuto iniziare un tirocinio nella maggior parte dei casi solo chi aveva gia’ preso contatti diretti con le aziende. Sono inoltre molti i casi accertati di ragazzi che interpellati hanno ammesso di svolgere normali mansioni di lavoro e in certi casi anche oltre le 40 ore settimanali. Oltre a questo – aggiungono – c’e’ la beffa dei ritardi sui pagamenti. In alcune province i tirocinanti aspettano la loro indennita’ da oltre 4 mesi: noi chiediamo lo sblocco immediato delle indennita’”.

“Vorremmo ricordare, a chi parlava di tirocini come mini Jobs – dicono Genovese e Caruso – che gli stage non sono rapporti di lavoro e non possono sostituire il lavoro subordinato ma devono configurarsi come esperienze di formazione on the jobs”. La Cgil torna inoltre a sollecitare l’adozione di un provvedimento che regolamenti i tirocini in Sicilia “per prevenire gli abusi e sancire un minimo di diritti per i giovani in stage formativo, a partire dall’orario di lavoro”. “I tirocini attivati con Garanzia giovani alla scadenza – fanno sapere dal sindacato – saranno 27 mila con un finanziamento di 98 milioni di euro (di cui circa 14 milioni andranno agli enti promotori e il resto alle indennita’ di 500 euro mensili per 6 mesi ai tirocinanti)”. La Cgil informa che “continuera’ la propria attivita’ di informazione e supporto ai tirocinanti attraverso una campagna di comunicazione mirata a far conoscere ai tirocinanti i propri diritti per farli valere”.

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