Cgil e Uil, non cali sipario su Teatri Bellini e Stabile

1 dicembre 2014

“Perché non cali definitivamente il sipario su due istituzioni culturali, i teatri Bellini e Stabile di Catania ormai soffocati da tagli e ritardi nei finanziamenti pubblici, Cgil e Uil vogliono confrontarsi sul piano delle proposte concrete con amministrazioni locali e Regione”. lo hanno affermato i generali di Cgil e Uil Catanesi Giacomo Rota e Fortunato Parisi, che hanno incontrato la stampa insieme con i segretari confederali Giovanni Pistorio e Salvo Bonaventura e con il segretario provinciale UilCom Giovanni Nicotra. All’incontro hanno preso parte anche numerosi lavoratori in rappresentanza degli oltre 400 dipendenti dei due enti teatrali. “Al Comune in particolar modo – hanno aggiunto i due sindacalisti – chiediamo di seguire l’esempio di altre città d’Italia destinando parte dei proventi della tassa di soggiorno al sostegno del Bellini e dello Stabile che, per affermazione degli stessi operatori alberghieri, costituiscono importantissimi elementi di traino per il settore turistico catanese e siciliano”. Rota e Parisi hanno anche sollecitato al governo Crocetta e all’Ars “la copertura e la materiale erogazione del fondo di risarcimento in favore di Stabile e Bellini, che in questi anni hanno dovuto ripetutamente fronteggiare con risorse proprie le riduzioni decise dalla Regione a produzioni teatrali in corso”. Rota, Parisi hanno evidenziato come “dal 2008 a oggi lo Stabile abbia sofferto una decurtazione di contributi regionali da 4,5 milioni a poco più di un milione, peraltro non ancora del tutto pagati mentre il Comune ha ridotto i fondi da 250 mila euro a 175 mila, non meno pesante il taglio deciso dalla Provincia”. “Il rischio, serio, di chiusura dei due teatri – hanno concluso Rota e Parisi – non ci fa dormire la notte perché ciò significherebbe la fine della vita culturale di questa città!”.

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