La Juventus si illude con il rigore di Higuain, ma cala alla distanza e si fa riprendere da un Lione mai domo, a segno a cinque minuti dalla fine con Tolisso: sfuma per i bianconeri la qualificazione con due turni d’anticipo agli ottavi, obiettivo che sembrava alla portata dopo 13′, quando Higuain aveva trasformato il penalty concesso per una spinta di Diakhabi su Sturaro; sui piedi del Pipita, al 100esimo gol in Italia, anche la clamorosa occasione del raddoppio, poi il Lione sale di tono e, dopo tanto insistere, trova il meritato 1-1 all’85’. A sorpresa, Allegri sceglie il 4-3-1-2 con l’ex di turno Pjanic alle spalle della coppia obbligata, Higuain-Mandzukic. Le risposte per il tecnico toscano non tardano ad arrivare, anche se e’ il Lione a sbattere su Buffon, grande eroe del match di due settimane fa, con il diagonale ravvicinato di Rybus dopo una decina di minuti. Scampato il pericolo, la Juventus prima sfiora il vantaggio con Mandzukic, quindi passa: clamorosa ingenuita’ di Diakhaby, che spinge platealmente Sturaro in area. Kuipers assegna il rigore che Higuain trasforma spiazzando Lopes.
Il Lione incassa il colpo e Marchisio potrebbe addirittura raddoppiare, quindi e’ davvero clamoroso e inusuale l’errore praticamente a porta vuota di Higuain, servito alla perfezione da Mandzukic dopo uno ‘scippo’ a Mammana. Prima dell’intervallo, Lione vicino al pari con Ghezzal e Gonalons: paura allo Stadium. Mandzukic cicca il destro in apertura di ripresa, la Juventus pero’ dietro rischia e serve un super intervento di Barzagli per evitare guai seri su un contropiede dell’OL. Allegri perde Pjanic e Bonucci, con Alex Sandro e Benatia torna al piu’ solido 3-5-2, ma il refrain resta lo stesso e il Lione non molla, andando alla conclusione con Cornet (bene Barzagli) e trovando il meritato pari all’85’ con Tolisso, abile a sfruttare di testa una punizione di Ghezzal. Delusione allo Stadium e rischio clamoroso al 94′, con Lacazette. Il Siviglia vola in testa al gruppo con 10 punti, e anche se il passaggio del turno non dovrebbe essere in discussione la Juve, a quota 8 (Lione a 4), deve crescere. “Il risultato alla fine e’ positivo perche’ ci permette di avere gli scontri diretti a favore e di non giocarci la vita a Siviglia – commenta Massimiliano Allegri -. Ci basta una vittoria, e siamo ancora in corsa per il primo posto. Le partite in Europa sono sempre difficili, abbiamo fatto un buon primo tempo ma qua partiamo tutti a 300 all’ora: la Champions non si vince stasera ne’ la prossima, se avremo la forza si giochera’ a marzo, come il campionato. Stasera prendi l’1-1 su punizione e non devi rischiare niente, invece abbiamo rischiato di perdere e a quel punto dovevi giocarti la vita a Siviglia dove dovevi per forza vincere. La gestione degli ultimi minuti deve insegnarci tanto”, ha concluso Allegri.