Storia, blasone, palmares. Sono gli ingredienti che rendono appassionanti gli incroci dei quarti di Champions League partoriti dall’urna di Nyon. La mano di Julio Cesar, indimenticato portiere del “triplete” interista, ha pescato subito la Juventus, consegnandola all’Ajax giovane e talentuoso, “matador” del Real Madrid nel turno precedente. Gia’ questa sfida basta a richiamarne altre, epiche. A partire da quelle che hanno visto ‘Lanceri’ e bianconeri di fronte nelle finali del 1973 a Belgrado (allora era la Coppa dei Campioni, 1-0 per gli olandesi con gol di Johnny Rep dopo 5′ e terzo trofeo vinto di fila) e del 1996, all’Olimpico di Roma (1-1 al termine di tempi regolamentari e supplementari, 5-3 dopo i rigori e coppa sollevata da Ravanelli e compagni).
Ventitre’ anni dopo la Juventus continua ad inseguire il sogno europeo. Ora, pero’, con un CR7 in piu’ nel motore. Ma pure gli altri accoppiamenti del tabellone in stile tennistico promettono fascino, a cominciare da Manchester United-Barcellona, seguito dal ‘derby’ tutto inglese Tottenham-Manchester City. E poi c’e’ la sfida sulla carta meno incerta, quella tra le stelle del Liverpool, giustiziere del Bayern Monaco, ed il Porto che ha estromesso la Roma. A Nyon sono state sorteggiate anche le semifinali e, provando a guardare il tabellone dei quarti attraverso la sfera di cristallo, si puo’ ipotizzare il cammino verso la finale. Disinnescato il pericolo olandese, per la Juventus si prospetterebbe lo scontro con il City, mentre nella parte bassa nessuno sembra poter interrompere il cammino del Barcellona fino a Madrid. Una sfida Leo Messi-Cristiano Ronaldo sarebbe quindi possibile solo sul palcoscenico piu’ prestigioso. L’Ajax del 1973 era ritenuta la squadra piu’ forte del mondo, la migliore interprete del calcio totale, spina dorsale della nazionale che avrebbe giocato (e perso) le finali Mondiali del 1974 e del 1978.[irp]
A Belgrado Johan Cruijff vesti’ per l’ultima volta la maglia dei Lancieri, per poi passare al Barcellona. Quello del ’96 non era meno ricco di nomi importanti, dai gemelli Frank e Ronald de Boer a Danny Blind e Edgar Davids. Ora e’ una formazione senz’altro meno smaliziata. Ma le doti tecniche (miste alla spensieratezza che da sempre e’ il marchio di fabbrica olandese, a Madrid – nonostante la posta in gioco – erano accompagnati da mogli, figli e fidanzate) sono piu’ che sufficienti per preoccupare chiunque. Il presidente Andrea Agnelli, ha parole di lode per i prossimi avversari: “L’Ajax ha fatto scuola, e’ l’esempio principe che in un mercato senza tante risorse economiche si possono comunque allestire squadre di alto livello internazionale”. “Saranno due bellissime partite – e’ il pronostico di Pavel Nedved, vicepresidente bianconero – Con il Real mi sono piaciuti tantissimo, dovremo stare molto attenti. Ed affrontarli come abbiamo fatto con l’Atletico a Torino, determinati e concentrati”.