Scienza e Tecnologia

“Chat Yourself”, il chatbot che aiuta i malati di Alzheimer

Ogni anno nel mondo sono quasi 10 milioni i nuovi malati di Alzheimer. Numeri importanti per una malattia che continua ad avanzare anche in termini di isolamento sociale. Con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico su una tematica sociale così rilevante e allo stesso tempo offrire un aiuto concreto alle persone affette da Alzheimer, nasce “Chat Yourself”, la prima chat da utilizzare per conversare con sè stessi e ottenere informazioni vitali in modo automatico 24 ore su 24. Chat Yourself è un aiuto soprattutto durante la prima fase della malattia caratterizzata da perdita della memoria e da disorientamento spazio-temporale. Un modo nuovo di vivere la malattia che ridà dignità e indipendenza ai malati, chattando con sé stessi senza paura né vergogna. Chat Yourself è un chatbot – sviluppato da nextopera – un assistente virtuale, capace di memorizzare l’intera vita di una persona restituendogli su richiesta informazioni fondamentali come ad esempio il nome e il contatto dei propri figli, il percorso per tornare a casa, le scadenze della settimana, eventuali allergie. Il sistema, realizzato da Young & Rubicam, agenzia di comunicazione integrata, con il patrocinio e il sostegno di Italia Longeva (il network dedicato all’invecchiamento) è creato dal ministero della Salute, dalla regione Marche e dall’Irccs Inrca, con la collaborazione di Facebook.

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