La “fattoria sociale” è, dunque, un’impresa economicamente e finanziariamente sostenibile che svolge l’attività produttiva in modo integrato con l’offerta di servizi culturali, educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a vantaggio di soggetti deboli, in collaborazione con istituzioni pubbliche e con il vasto mondo del terzo settore.
Per le sue caratteristiche peculiare la fattoria sociale ha una duttilità ed una versatilità che difficilmente si riscontrano in unità produttive di settori extra-agricoli, e pertanto si presta ad offrire risposte differenziate che rispettano l’approccio personalizzato. Tutti questi aspetti concorrono ad esaltare inoltre il suo carattere di contesto relazionale fortemente inclusivo, che può effettivamente aprire ad esperienze non solamente occupazionali, ma di crescita personale.
Dove nasce – Il 2005 è l’anno che vede sorgere anche in Italia un’esperienza di rete per promuovere esperienze di inclusione sociale in ambito agricolo. Presso la Provincia di Roma in stretto collegamento con l’Ufficio Handicap nasce la rete delle Fattorie sociali. Nel parlare di questo fenomeno si è soliti riconoscere quali precursori importanti le Social Care Farms olandesi. Tuttavia non vanno ignorate le numerose esperienze di community farm per l’autismo presenti dai primi anni ’70 in Irlanda, Danimarca, Spagna, Germania, Francia, Olanda ed in tempi più recenti (fine anni ’80) negli Stati Uniti d’America (Ohio, Carolina); per quanto riguarda l’ambito italiano un’esperienza importante attiva dal 2002 è quella di Cascina Rossago e, più vicina a noi , quella della cooperativa Campo Verde di Castelfranco Veneto, nata nel 1993. Nel 2004 sulla scia del successo riscontrato dall’esperienza delle fattorie didattiche presenti in modo organico sul territorio italiano dal 1997, anche il mondo agricolo manifesta un interesse verso queste realtà che come le fattorie didattiche, rappresentano una fonte per la diversificazione del reddito aziendale. Nel 2004, nell’ambito del progetto Neprovalter diversi funzionari delle regioni italiane austriache e slovene si incontravano presso la fondazione hollignan in Val d’Aosta che costituiva il progetto pilota di Fattoria Sociale.