Chi è Vittorio Rizzi, il nuovo “guardiano” dell’intelligence italiana

Vittorio Rizziok

Vittorio Rizzi

Il prefetto Vittorio Rizzi è stato designato come nuovo responsabile del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (Dis), con efficacia dal 15 gennaio. La conferma è giunta direttamente dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una conferenza stampa che ha segnato un punto di svolta per l’intelligence italiana.

Il Dis, epicentro nevralgico della sicurezza del Paese, coordina le operazioni delle agenzie di intelligence interna ed esterna, agendo come il primo filtro informativo per l’esecutivo. Con il ritiro di Elisabetta Belloni, il ruolo di Rizzi si annuncia come una prova di fuoco per la sua diplomazia e discrezione, secondo fonti vicine al Viminale.

Vittorio Rizzi, nato a Bologna nel 1959, ha scalato con maestria le vette della Polizia di Stato. Con titoli accademici in Giurisprudenza e Scienze delle pubbliche amministrazioni, ha iniziato il suo servizio nella storica sala operativa della Questura di Roma, dove ha mostrato un acume investigativo senza pari. La sua carriera operativa lo ha portato a guidare le squadre mobili di Venezia, Milano e infine Roma, dove ha ottenuto trionfi come la cattura del pluriomicida Angelo Stazzi e la risoluzione di casi enigmatici come il “delitto dell’Olgiata”.

Rizzi ha anche lasciato un’impronta indelebile nella lotta al terrorismo, con indagini che hanno portato alla luce le Nuove Brigate Rosse, responsabili dell’assassinio dei giuslavoristi Marco Biagi e Massimo D’Antona. Ha ricoperto incarichi di alto profilo come direttore della Polizia stradale e Questore a L’Aquila, e nel 2016 è stato nominato prefetto, assumendo la direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato.

Il suo curriculum si arricchisce ulteriormente con incarichi internazionali e ruoli accademici, tra cui professore di criminologia all’Università La Sapienza di Roma dal 2018 e di Sociologia del Crimine all’Università degli Studi Internazionali dal 2023. Ha guidato organismi cruciali per la lotta contro le infiltrazioni mafiose e per la cooperazione internazionale contro il crimine.

Con questa nomina, Rizzi si appresta a guidare il Dis con la stessa dedizione, acume e memoria prodigiosa che hanno caratterizzato la sua carriera. La sua leadership sarà messa alla prova in un periodo di transizione critico per la sicurezza nazionale, dove ogni decisione può avere ripercussioni a livello globale.