L’ex amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, deve essere condannato a 6 anni e 4 mesi di carcere per corruzione internazionale. E’ la pena chiesta dal pm di Milano, Isidoro Palma, per l’ex amministratore delegato di Eni, imputato insieme ad altre 7 persone e due società nel processo milanese sulla presunta maxi tangente pagata da Saipem in Algeria. Secondo il magistrato milanese, che lo ha evidenziato nel corso della sua requisitoria, nessuno degli imputati merita la concessione delle attenuanti generiche. Il rappresentante della pubblica accusa ha anche chiesto di condannare al pagamento di una sanzione pecuniaria da 900 mila euro ciascuna ai due gruppi Eni e Saipem, finiti sotto processo ai sensi della legge 231 sulla responsabilità amministrativa di società per reati commessi da propri dipendenti, gli stessi gruppi Eni e Saipem.