Scienza e Tecnologia

Cina e Russia insieme per andare sulla Luna

Cina e Russia insieme per conquistare la Luna. I rappresentanti delle Agenzie spaziali dei due Paesi, la russa Roscosmos e la cinese Cnsa, in occasione della Global Space Exploration (GLEX) svoltasi a San Pietroburgo, in Russia, hanno illustrato il progetto comune per la realizzazione di una stazione di ricerca lunare internazionale (ILRS) congiunta. Un progetto aperto a possibili collaborazioni ma che, di fatto, è alternativo al progetto Artemis guidato dalla Nasa in cui sono coinvolte anche l’Europa e l’Italia, tramite l’Esa e l’Asi. Ne dà notizia Globalscience, la newsletter dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) in un articolo a firma di Francesco Rea.

Un fattore competitivo – si legge – che rende ancora più necessaria una “legislazione spaziale”, la creazione di un diritto internazionale spaziale che metta la cooperazione come elemento fondante dell`esplorazione spaziale, come sottolineato negli Artemis Accords ai quali ha recentemente aderito anche il Brasile. Wu Yanhua, vice capo della China National Space Administration (Cnsa) e Sergey Saveliev, vicedirettore generale per la cooperazione internazionale per Roscosmos, hanno illustrato le diverse fasi del progetto: una prima fase, da compiersi tra il 2021 e il 2025, prevede la raccolta di dati per individuare i siti dei possibili allunaggi.

La fase di costruzione è composta di due parti: la prima tra il 2026 e il 2030 riguarderà la parte di sviluppo tecnologico, l`invio del carico necessario alla fase successiva e l`avvio delle operazioni congiunte. Tra il 2031 e il 2035 l`obiettivo è completare l`infrastruttura in orbita e di superficie per l`energia, le comunicazioni, l`utilizzo delle risorse in situ e altre tecnologie. La fase finale di “utilizzo” oltre il 2036 vedrebbe l`invio degli sbarchi con equipaggio. La posizione dell`ILRS deve ancora essere decisa. Le possibili destinazioni fin qui ipotizzate sono il cratere Aristarchus, Marius Hills e il cratere Amundsen vicino al polo sud. Saveliev e Wu hanno poi affermato che si sono svolti colloqui con l`Agenzia spaziale europea e il CNES, mentre Thailandia, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti hanno espresso interesse per il progetto, sottolineando comunque che si era ancora in una fase molto precoce.

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