La Cina entra nella top 5 della Fifa per gli acquisti dei campioni del calcio. Nel 2016, i club del gigante asiatico si sono classificati al quinto posto nel Transfer Matching System Report della Fifa, che monitora i big spender del calcio globale: in totale, le squadre cinesi hanno speso 451 milioni di dollari per assicurarsi i fuoriclasse, raggiungendo il quinto posto nella classifica degli acquisti, dietro alle squadre della Premier League britannica (1,37 miliardi di dollari), della Bundesliga tedesca (576 milioni di dollari) della Liga spagnola (508,7 milioni di dollari) e della serie A italiana (508,5 milioni di dollari). Nel 2015, nella stessa classifica, la Cina figurava al ventesimo posto: il balzo delle squadre cinesi viene definito “senza precedenti” dalla stessa Fifa, ma dai primi segnali emersi nel 2017, sembra destinato a non ripetersi. L’Amministrazione Generale dello Sport cinese ha annunciato, il 5 gennaio scorso, un tetto agli stipendi d’oro dei fuoriclasse stranieri che oggi militano nelle squadre di Super League, la prima divisione cinese, per raffreddare un settore, quello del calcio, a forte rischio bolla. Pochi giorni dopo, la Chinese Football Association, la Federcalcio cinese, ha deciso di ridurre da quattro a tre il numero di giocatori stranieri che le squadre di Super League potranno schierare in campo a ogni partita.
Il calcio è una delle passioni del presidente cinese, Xi Jinping, che vorrebbe vedere un giorno la nazionale cinese partecipare e magari vincere un mondiale. Le spese folli dei club cinesi per l’acquisto di campioni hanno, però, generato molte perplessità tra i commentatori sportivi cinesi: sulla stampa, e’ prevalso un certo scetticismo riguardo alla possibilità che gli ingaggi a peso d’oro dei fuoriclasse stranieri possa elevare il livello del calcio cinese. L’aumento delle spese per i campioni va di pari passo con l’aumento globale degli investimenti: in totale, secondo la classifica Fifa, lo scorso anno, le squadre di calcio hanno speso 4,79 miliardi di dollari per l’acquisto dei propri campioni, il 14,3% in più del 2015. Intanto, gli investimenti nel calcio hanno fatto lievitare il valore delle squadre cinesi: il Beijing Guoan, la squadra della capitale, scrive l’agenzia Bloomberg, oggi vale più del Milan, con una quotazione che supera gli 800 milioni di dollari, dopo l’acquisto di una quota di controllo del 64% da parte del gruppo di costruzioni Sinobo Land. Il Beijing Guoan, che può contare sul sostegno di una delle tifoserie più affezionate in Cina, anche se non vince un titolo dal 2009, non è un caso unico nel panorama del calcio cinese. L’Evergrande di Canton, il più blasonato dei club cinesi con in bacheca anche una Champions asiatica conquistata nel 2013, quando in panchina sedeva Marcello Lippi, è la squadra dal valore piu’ alto, quotata oggi 2,9 miliardi di dollari.