Cina, trovate tracce di Covid in alimenti congelati importati. I virus possono sopravvivere fino a due anni

Cina, trovate tracce di Covid in alimenti congelati importati. I virus possono sopravvivere fino a due anni
13 agosto 2020

Due città cinesi hanno trovato tracce di Covid-19 in alimenti congelati importati e sugli imballaggi degli stessi prodotti. Lo hanno detto le autorità locali, sollevando il timore che le spedizioni di cibo contaminato possano causare nuovi focolai di coronavirus. Un campione prelevato dalla superficie di ali di pollo congelate importate dal Brasile nella città meridionale di Shenzhen, nonché campioni di imballaggi esterni di gamberetti ecuadoriani congelati, venduti nella città nord-occidnetale di Xi’An, sono risultati positivi al virus, stando a quanto hanno detto oggi le autorità locali.

Dichiarazioni arrivate il giorno dopo che tracce del coronavirus sono state trovate sulla confezione di gamberetti congelati dall’Ecuador in una città nella provincia orientale di Anhui. La Cina ha così intensificato i controlli nei porti. Le autorità sanitarie di Shenzhen hanno rintracciato e testato tutti coloro che potrebbero essere entrati in contatto con prodotti alimentari potenzialmente contaminati, e tutti i risultati sono stati negativi, stando a quanto riferito dalle autolità locali. “È difficile dire in quale fase il pollo congelato sia stato infettato”, ha detto un funzionario cinese riferendosi ai prodotti di un esportatore di carne brasiliano. Le autorità dello Shenzhen Epidemic Prevention and Control hanno invitato a prendere precauzioni per ridurre i rischi di infezione da carne e pesce importati.

La commissione sanitaria della provincia di Shannxi, dove si trova la città di Xi’An, ha detto che le autorità stanno testando le persone e l’ambiente circostante collegati ai prodotti di gamberetti contaminati venduti in un mercato locale. Oltre a vagliare tutti i contenitori di carne e pesce in arrivo nei principali porti negli ultimi mesi, la Cina ha sospeso alcune importazioni di carne di varia origine, tra cui il Brasile, da metà giugno. Li Fengqin, che dirige un laboratorio di microbiologia presso il China National Center for Food Safety Risk Assessment, aveva detto ai giornalisti lo scorso giugno che non poteva essere esclusa la possibilità di nuove infezioni da alimenti congelati contaminati. I virus possono sopravvivere fino a due anni a temperature di meno 20 gradi, ma gli scienziati affermano che finora non ci sono prove evidenti che il Covid-19 possa diffondersi attraverso il cibo congelato.

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