Cina, Via della Seta a rischio per l’Italia

Cina, Via della Seta a rischio per l’Italia
31 maggio 2018

La mancanza di stabilita’ politica rischia di tagliar fuori l’Italia dalla nuova Via della Seta. La pensa cosi’ Han Bingchen, ex corrispondente in Italia per il Quotidiano del Popolo, organo del Partito Comunista Cinese, che in una intervista all’Agi ha spiegato come la crisi politica del nostro Paese sia vista da Pechino. “L’Italia potrebbe giocare un ruolo importantissimo nel quadro Bri ma ora e’ di nuovo tutto fermo”, spiega Han. Solo pochi giorni fa, il ministro degli Esteri di Pechino, Wang Yi, aveva riaffermato la speranza che Italia e Cina possano rafforzare la cooperazione bilaterale lungo l’iniziativa infrastrutturale Belt and Road. I cinesi sono abituati a mantenere la parola ma la sfiducia inizia a serpeggiare. Nel 2014, a un anno dal lancio del progetto voluto dal presidente cinese Xi Jinping con l’obiettivo di collegare via terra e via mare Asia, Africa ed Europa, Han varco’ la soglia di Palazzo Chigi per intervistare Matteo Renzi, il quale “mostro’ grande determinazione nella partecipazione italiana al progetto”.

Si era innescata una spirale positiva nei contatti diplomatici. “Un grandissimo lavoro e’ stato successivamente svolto dal presidente Mattarella (in visita in Cina a febbraio scorso, ndr) e da Paolo Gentiloni”. Proprio il premier uscente, dopo aver incontrato Xi al Forum internazionale di Pechino, nel maggio scorso, aveva rivelato “l’esplicita intenzione” della leadership cinese di investire su Trieste e Genova. “Ma oggi l’Italia perde terreno rispetto ad altri Paesi piu’ stabili che stanno beneficiando della cooperazione win-win con la Cina”. La crisi politica italiana e il suo riverbero sui mercati internazionali occupa la prima pagina dei piu’ importanti giornali cinesi, che la identificano come un segnale della vulnerabilita’ dei sistemi politici occidentali. L’immagine del presidente del Consiglio incaricato, Carlo Cottarelli, ritratto mentre esce dal palazzo del Quirinale, e’ in prima pagina sul popolare tabloid Global Times, che dedica alla situazione politica italiana anche un duro editoriale firmato nelle pagine interne nel quale si dice che “il caos politico ha messo a repentaglio non solo l’unita’ dell’Europa, ma anche la stabilita’ economica globale”.

Sul quotidiano China Daily, a comparire in prima pagina e’ un’immagine del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con al fianco sempre Cottarelli, accompagnata da queste parole: “La mossa di Mattarella suggerisce che stia cercando di evitare che il suo Paese segua l’esempio del Regno Unito ed esca dall’Unione Europea”. Un editoriale campeggia anche sulla prima pagina del Quotidiano del Popolo. Han, che segue la politica italiana dalla redazione di Pechino, studia da tempo la crisi in cui si e’ aggrovigliata l’Italia. “Mattarella ha fatto quello che poteva; mi ha fatto infuriare che qualcuno sui social abbia scritto che la mafia ha ucciso il fratello sbagliato. L’Italia e’ uno Stato di diritto, il presidente ha agito in coerenza con la Costituzione, come fece il Presidente Napolitano nel 2013 (con il mancato sostegno a Bersani, ndr). Massimo rispetto al professor Savona, ma un ministro dell’economia euroscettico rievoca la crisi del 2015”. E comunque, a suo parere, “un governo giallo-verde non sara’ la fine del mondo. Salvini e Di Maio hanno parlato molto di un governo di cambiamento, ma devono sapere di quale cambiamento l’Italia ha realmente bisogno. Devono accettare il fatto che il debito pubblico non e’ tutta colpa dell’Unione Europea; e continuare sulla strada della riforma, indispensabile per ottenere la fiducia dei mercati, far tornare gli investimenti e venire fuori dalla crisi”.

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