Esoterismo, magia, illusioni e misteri dell’amore: sono questi gli ingredienti della nuova commedia di Woody Allen, “Magic in the moonlight”, interpretata da Colin Firth e Emma Stone, nei cinema italiani dal 4 dicembre. Dopo l’incursione italiana di “To Rome with love” e il ritorno negli Stati Uniti con “Blue Jasmine”, Allen porta di nuovo sullo schermo una commedia sentimentale ambientata nel passato: siamo nel sud della Francia, negli anni Venti, e tra ville di lusso e panorami mozzafiato si incontrano il grande prestigiatore Stanley Crawford e la giovane sedicente medium Sohpie, che incanta ricche signore con le sue sedute spiritiche. Lo scorbutico mago inglese, arrivato in Francia per smascherare i trucchi della giovane americana, ne rimarrà però stregato.
Le atmosfere della Francia del passato hanno portato molta fortuna ad Allen, visto che “Midnight in Paris”, quattro anni fa, ha incassato più di ogni altro suo film. Nelle atmosfere retrò di questo film inserisce la sua fascinazione per la magia e l’illusionismo, che aveva già portato sullo schermo in film come “Scoop”, “Broadway Danny Rose”, “La maledizione dello scorpione di giada”. Ma il leitmotiv di “Magic in the moonlight” è che l’unico, inspiegabile mistero è l’amore, che fa vacillare anche il rigido Colin Firth. Secondo il regista “fra un milione di anni e con l’aiuto dei computer si riuscirà a spiegare con un grafico matematico cosa succede quando ci si innamora”. Per ora tutto resta tutto nella sfera nella magia.