Cultura e Spettacolo

Cinema, a Belmondo il “Premio della scimmia” per un film del ’62

Jean-Paul Belmondo, l’attore figlio di uno scultore francese, nato nell’allora Algeria francese da genitori italiani, e di una pittrice francese, ha ricevuto il Prix du singe, il Premio della scimmia, per il ruolo svolto a fianco di Jean Gabin nel film del 1962 “Un singe en hiver” (“Quando torna l’inverno” nell’edizione italiana), diretto da Henri Verneuil che appare anche in un cameo: nella sequenza in cui il suo nome appare nei titoli di testa è l’ufficiale tedesco che cammina su per le scale. L’opera si svolge nella Normandia della Seconda guerra mondiale, dove il proprietario di una piccola pensione vive con nostalgia l’avventurosa giovinezza trascorsa in Cina. A guerra finita giunge alla pensione un giovane, anch’egli con un lacerante vuoto interiore, il quale cerca di placare la sua ansia con l’acol. Il film è stato interamente girato nel dipartimento francese del Calvados, in Normandia.

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