Il tempo che passa e la dipendenza dal nostro passato, dal sentimento nostalgico della giovinezza. Danny Boyle torna dopo vent’anni a realizzare il seguito di ‘Trainspotting’ con gli stessi attori del film-culto degli anni ’90: Ewan McGregor, Robert Carlyle, Jonny Lee Miler e Ewen Bremner. La nuova pellicola, ‘T2 Trainspotting’, arriverà in Italia il 23 febbraio e intanto il regista è a Roma per promuoverla. “Gli attori hanno accettato subito di partecipare al sequel – spiega Boyle – avevano fame, avevano il fuoco dentro e tanta voglia di tornare a lavorare insieme. Quell’esperienza fu la prima per tutti e, come nella storia del film, anche per loro e per me era bello fare un salto nel tempo”.
Tratto dal secondo romanzo di Irwine Welsh, ‘Porno’, ‘T2 Trainspotting’ devia molto dal libro (“a differenza del primo, quel romanzo non è un capolavoro”, commenta Boyle) e sposta la dipendenza dei ragazzi ormai uomini dalla droga al passato che gli impedisce di diventare adulti. “Il loro – spiega il regista – è un problema comune a noi maschi che, a differenza delle femmine, non accettiamo il tempo che passa. Non siamo più giovani ma tendiamo a restare attaccati ai tempi passati, cosa che si risolve solo quando si completa il cerchio del tempo: per questo nonni e nipoti vanno d’accordo”. Una frase del film, presente anche nel romanzo, viene ripetuta in maniera quasi ossessiva: si comincia con un’occasione e si finisce con un tradimento. “E’ una frase che si pone a un metalivello e ha a che fare con i rapporti umani: capita a tutti di aver avuto qualche opportunità nella vita che poi e’ scaturita in un tradimento”.