Cingolani: siamo in economia di guerra, prezzo gas va calmierato

Cingolani: siamo in economia di guerra, prezzo gas va calmierato
Roberto Cincolani
15 maggio 2022

Il prezzo del gas va calmierato, perché ci troviamo in una economia di guerra. Parla chiaramente il ministro per la Transizione energetica, Roberto Cingolani, aggiungendo che il prezzo è cresciuto “a livelli inaccettabili”. Il ministro ha spiegato che il 14 maggio dello scorso anno il prezzo del gas costava 25 centesimi al metro cubo, mentre ora costa 1,5 euro al metro cubo. “Il gas – ha aggiunto Cingolani – è esattamente nella stessa quantità di prima, è semplicemente una legge di mercato, alla quale contribuiscono le tensioni geopolitiche e meccanismi speculativi”.

“Questo prezzo cresce a livelli inaccettabili – ha proseguito – ma non c’è una causa fisica: iniziamo a chiederci quanto questo libero mercato sia funzionando. Come Italia abbiamo chiesto un tetto al prezzo, che non è uno strozzinaggio degli operatori perché il prezzo sarebbe comunque molto più alto di quello di produzione. Siamo in una economia di guerra, non di mercato. Quindi alcune misure che funzionavano nel mercato libero ora hanno bisogno di alcune riflessioni, con un contributo che calmieri questo tipo di costi”. Cingolani ha anche rimarcato che “se si fermassero domani le forniture di gas dalla Russia ci troveremmo con un deficit piuttosto forte”, concludendo che “è fondamentale arrivare con gli stoccaggi pieni a fine 2022”, per avere il tempo di raggiungere il punto di equilibrio dal gas russo tra 24-30 mesi.

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