Sicilia, Cipe rinvia delibera sblocca-fondi. FI: “Bluff Crocetta”

Il Cipe, presieduto da Matteo Renzi, ha rinviato al 17 novembre la riunione fissata per giorno 3 per l’ok alla delibera da 650 milioni destinati alla Sicilia, 88 dei quali ai 24.000 forestali da ieri sospesi per mancanza di liquidita’ e sul piede di guerra. A renderlo noto il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone, per il quale, a questo punto, quei fondi non arriveranno prima della fine di novembre. Ecco perche’ l’emendamento che ieri all’Ars ha presentato il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello, nel giorno in cui Rosario Crocetta ha azzerato gran parte della giunta, revocando 10 deleghe su 12, “serve a coprire solo sei giornate lavorative: siamo di fronte all’ennesimo bluff del governo Crocetta”. Nella conferenza stampa convocata insieme alla Lista Musumeci, spiega che “la leggina escogitata ieri dal governo, in balia del panico dopo le proteste dei forestali delle ultime ore, non serve che a risolvere il problema per meno di una settimana. Un emendamento, peraltro di dubbia copertura finanziaria, che offre una dotazione di 11 milione e 400 mila euro, “ma i forestali costano ogni giorno 1 milione e 420 mila euro, mentre i lavoratori dell’antincendio costano 380 mila euro al giorno. Per coprire la spesa giornaliera del comparto ci vogliono 1 milione e 800 mila euro al giorno”.

“Se l’assessore riuscira’ a dimostrare che esiste la copertura finanziaria, tuttavia – dice Gino Ioppolo di Lista Musumeci – sara’ impossibile non votare la legge, in Aula ci comporteremo responsabilmente, pur con la consapevolezza che si tratta solo dell’ennesimo rinvio”. In questo contesto di incertezza, “e’ un grosso problema che che il ‘revocato’ assessore all’Economia “non si presenti in commissione bilancio, afferma Giuseppe Milazzo, rappresentante di FI in commissione Bilancio, “non sappiamo se l’emendamento che il vicepresidente della Regione Lo Bello voleva fare approvare gia’ ieri sera ha copertura finanziaria. Non abbiamo alcuna certezza se non l’assenza del governo”. Per Riccardo Savona “la manovra e’ inapplicabile, non funziona. Prevede di utilizzare soldi in conto capitale per la spesa corrente e questo non e’ consentito. Sono state perfino eliminate alcune autorizzazioni di spesa, per rimettere in circolazione le liquidita’. Si sta commettendo un incredibile abuso nei confronti di tante categorie che certamente non staranno a guardare”.

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